Un’assemblea davvero… corale, quella riunita nella parrocchiale di Micioccoli il giorno di Santa Cecilia. Nella ricorrenza della martire romana invocata come patrona della musica e del canto, su invito dell’Ufficio liturgico diocesano si sono ritrovati a Santa Maria Madre della Chiesa diversi cantori in una liturgia quanto mai animata. Sotto la direzione di suor Giuditta, un nutrito gruppo canoro composto dal coro diocesano, quello della parrocchia ospitante e qualcun altro aggregatosi, insieme ad altri cantori che avevano raccolto l’invito a partecipare a questo momento di preghiera e comunione.
All’altare, il vicario generale don Casimiro, e co-parroco del luogo, che presiedeva l’Eucaristia, affiancato dal confratello don Giacinto che della parrocchia intitolata a Maria mater Ecclesiæ è parroco e dal francescano padre Ezio, direttore dell’Ufficio liturgico.
Un’occasione per ribadire l’importanza del servizio del canto nelle assemblee che, ha detto padre Ezio a fine celebrazione, non è un semplice abbellimento, ma una componente essenziale della liturgia, per cui quello dell’animazione canora e musicale deve considerarsi un vero ministero da espletare con pieno spirito di dedizione.
Ai cantori è stato consegnato il testo e lo spartito dell’inno del Giubileo ormai alle porte, che col testo del teologo Pierangelo Sequeri e la musica del maestro Francesco Menghello innalza a Dio il canto dei “Pellegrini di speranza” (così il titolo, secondo il tema dell’Anno Santo 2025), che con potenza e letizia è stato innalzato per concludere la celebrazione.