Caccia al Tesoro in centro per migranti, rifugiati e sfollati con Arci e Caritas

In occasione della Giornata di azione globale per i diritti dei migranti, rifugiati e sfollati del 18 dicembre, i beneficiari del progetto Sprar del Comune di Rieti, sono stati protagonisti di una serie di azioni di sensibilizzazione volte a coinvolgere la cittadinanza.

Accompagnati dal personale dall’Arci e della Caritas diocesana, ai quali è affidato il servizio, i migranti hanno resistito al freddo pungente di lunedì pomeriggio e si sono cimentati in una curiosa caccia al tesoro per le vie del centro storico. Obiettivo principale, informare la cittadinanza e superare le barriere dei pregiudizi a colpi di quiz e selfie con i passanti, che li hanno aiutati volentieri, nonostante qualche equivoco.

Non è mancato infatti chi ha voltato le spalle agli stranieri, infastidito, o forse per il timore di sentirsi chiedere del denaro. Nulla di strano: la giornata serviva proprio a sollevare il velo del pregiudizio, a superare, mostrandole infondate, tante paure.

Anche grazie all’aiuto dei ragazzi del Servizio Volontario Europeo e dei tutor di Arci e Caritas, quanti si ritrovano lontani dal proprio paese, troppo spesso perché sfuggiti al pericolo e alla persecuzione, non hanno rinunciato al sorriso né si sono persi d’animo e, terminato il gioco, si sono diretti verso il Ponte Romano, scelto come punto di ritrovo finale.

È li che tra gli sguardi dubbiosi, ma incuriositi, dei passanti, hanno danzato sulle note della canzone Restiamo Umani, del gruppo musicale Sine Frontera, e cantato Imagine di John Lennon, scaldando ed illuminando con delle candele la fredda serata invernale.

Pochissimi i mezzi: due casse, qualche cartellone ed un po’ di coreografia. Eppure i migranti sono riusciti a trasmettere il desiderio disarmante di essere compresi, di essere conosciuti prima di venire giudicati. Un successo che fa sperare in un Natale fatto di umanità e accoglienza, e non solo di doni, dolci e luci intermittenti.