Bracconaggio: lupo ucciso a Borbona

Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Posta rinvengono un esemplare di lupo in agro del Comune di Borbona in prossimità dell’abitato di “Vallemare”. Le cause della morte sono da imputare ad azione di bracconaggio.

I segni inequivocabili dei” pallettoni” esplosi contro il lupo lasciano poco spazio alla fantasia circa le cause del decesso. Un’azione portata a termine con premeditazione e crudeltà.

La pattuglia degli Agenti della forestale coordinata dall’Ispettore Superiore Claudio De marco, ha trovato il lupo nei pressi di un prato, a poca distanza dalla strada provinciale per Borbona, situazione questa che in un primo momento ha fatto pensare ad un incidente, come spesso ne avvengono lungo le strade in tutto il territorio della provincia di Rieti, fenomeno è noto con l’appellativo di “Mortality Road”, mentre ad un esame ravvicinato è subito emerso che il selvatico non era stato affatto investito ma abbattuto a colpi di arma da fuoco. Infatti sul corpo del lupo ( un magnifico maschio di circa 35 Kg.) erano inequivocabili i fori lasciati dai pallettoni, localizzati all’altezza della stalla del torace e dei quarti posteriori. Il veterinario, fatto intervenire sul posto dagli Agenti, ha confermato che effettivamente a causare la morte del lupo erano state le numerose ferite prodotte dai pallettoni, non di un solo colpo ma di più colpi esplosi verso l’animale che non ha avuto via di scampo.

Una ricognizione operata sul posto ha fatto emergere il dubbio sul fatto che il lupo sia stato ucciso nel medesimo posto ove è stato rinvenuto. Infatti in loco intorno al corpo non vi era presenza di sangue, che doveva invece essere fluito abbondante dalle ferite, ne sono stati rinvenuti bossoli di fucile. Una sola macchia di sangue e neanche troppo evidente veniva tuttavia rinvenuta sulla strada. Tale circostanza ha portato a desumere che il lupo sia stato abbattuto in un luogo diverso da quello del rinvenimento per poi essere scaricato sulla strada e successivamente spostato nel campo adiacente.

Gli Agenti della forestale hanno informato dei fatti la Procura della repubblica di Rieti, considerato che il lupo (Canis lupus) è specie particolarmente protetta e tutelata ai sensi della legge 157/92 e dal codice penale art. 727/bis. Le indagini per risalire all’autore o agli autori del reato, sono tutt’ora in corso e se gli elementi che si stanno raccogliendo dovessero dare esito positivo condurre gli investigatori fini ai bracconieri.

Il Comando Provinciale del C.F.S. di Rieti, ricorda che il lupo rientra tra gli esemplari di fauna particolarmente protetta e che svolge un ruolo fondamentale nell’ecosistema essendo di fatto insieme all’orso il più grande predatore presente sul territorio italiano.

Si sottolinea che è sempre possibile segnalare la presenza di animali in difficoltà o sottoposti a maltrattamento, siano essi selvatici che domestici al numero vede di emergenze ambientali 1515 attivo 24 ore su 24.