Una tradizione che resiste: al Borgo il falò dell’Ascensione

Nel Borgo cittadino non viene meno la tradizione del falò nella sera dell’Ascensione. Ieri sera, infatti, nel quartiere si è svolta una bella festa, alla quale hanno partecipato tante persone. Segno che la parrocchia è una riserva di quello spirito di unione necessario tra quelli che abitano vicino, che condividono gli spazi e le strade. Ed anche la tavola, perché la ricorrenza religiosa ha offerto la possibilità di condividere una ricca cena negli spazi del salone parrocchiale, opportunamente attrezzato dal parroco don Benedetto Falcetti e dai suoi collaboratori.

A spiegarci queste cose, mentre il fuoco aveva ormai consumando gran parte della catasta, è stato proprio il sacerdote, che ricordandoci il momento di preghiera ha anche raccontato come questo tipo di manifestazioni, oramai impossibili sulle piazze asfaltate, trovano ancora rifugio sul brecciolino degli spazi parrocchiali, che sono oramai diventati una piccola oasi per genitori e bambini, anche grazie alle attività organizzate. Il campo da calcio e le altre attrezzature ospitate dietro la chiesa di San Michele Arcangelo, infatti, non mancano di essere valorizzate da un attivo oratorio Anspi e, con la fine della scuola, tornerà in funzione il centro estivo.

Comunque sia, in anni in cui queste tradizioni popolari sembrano venire meno, soprattutto in città, il falò dell’Ascensione al Borgo è sembrata un piccolo spunto per riflettere su come e perché stiamo cambiando abitudini e stili vita.