Azione Cattolica

Azione Cattolica Ragazzi: la pace si conquista attraverso le intuizioni della Laudato si’

Pomeriggio di festa a Campoloniano con la Festa della Pace dell'Azione Cattolica Ragazzi, a conclusione del “mese della pace” vissuto in sintonia con gli acierrini di tutta Italia

“La pace è servita”: fedelmente alla metafora “culinaria” che colora quest’anno il percorso formativo dell’ACR in tutt’Italia, anche a Rieti è stato vissuto il “mese della pace” nei gruppi dell’Azione Cattolica Ragazzi, culminato nell’incontro diocesano svolto sabato pomeriggio nel quartiere di Campoloniano. La Festa della Pace ha raccolto circa duecento acierrini delle parrocchie reatine Regina Pacis, San Giovanni Battista, San Giovanni Bosco e Santa Maria delle Grazie di Vazia.

Al centro, il messaggio di un corretto rapporto con il creato e i suoi beni, in una logica di rispetto e di condivisione emersa sin dal momento di preghiera iniziale, svolto nella chiesa parrocchiale sotto la guida dell’assistente diocesano don Roberto D’Ammando, incentrato sul brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci. E “pani” e “pesci”, simbolicamente, sono stati portati all’altare da alcuni ragazzini, per esprimere, nelle preghiere lette, i propositi di mettere a disposizione di Gesù quello che si ha per poter essere “moltiplicato” e diventare così tutti “pane spezzato” per gli altri. Proprio come il ragazzino che offrì la sua merenda al Signore Gesù permettendogli di sfamare la folla radunata.

Quindi ci si è divisi per archi di età: per i più piccoli (i bambini dai 6 agli 8 anni e dai 9 agli 11 anni), radunati nelle sale parrocchiali, attività dedicate a richiamare il valore del cibo, assaporando le differenze culinarie e culturali del mondo: i 6-8 divisi in stand attraverso giochi tematici di squadra, i 9-11 preparando la merenda della Festa, con ricette provenienti dai cinque continenti, sotto la guida dei membri de L’Allegra Brigata e di alcuni studenti del corso Alberghiero di Amatrice afferente all’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti, che hanno offerto la propria collaborazione all’iniziativa.

Nel frattempo, i genitori radunati in chiesa venivano accompagnati da don Roberto in un percorso iconografico dal quotidiano all’essenziale, attraverso “L’ultima cena”, condividendo gli spunti di riflessione affrontati dai figlioli nel corso delle attività parrocchiali del mese.

Per i ragazzi più grandi, dai 12 ai 14 anni, un dibattito sulle idee per essere rispettosi del creato, presentando il frutto dei lavori svolti nelle settimane precedenti: presso la vicina Casa Buon Pastore gli acierrini hanno dato vita ad una piccola tavola rotonda, presente il vescovo Domenico, anche per portare la voce delle Comunità Laudato si’, l’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palomba in rappresentanza del Comune, Gilberto Grasso per la dirigenza dell’ASM, le dirigenti scolastiche di tre dei cinque istituti comprensivi cittadini (c’erano la preside del Marconi-Sacchetti Sassetti, Mirella Galluzzi, la preside e la vicaria dell’istituto Alda Merini, Anna Maria Temperanza e Maria Luisa Iacuitto, la vicaria del Minervini-Sisti, Doriana Ficorilli); presente una rappresentanza delle realtà sportive con Davide Carlini per NPC Basket Rieti.

Il mini forum, moderato da Sabrina Vecchi dell’ufficio diocesano comunicazioni sociali e ispirato alle tematiche della Laudato si’ di papa Francesco, è stato aperto proprio dalla proiezione di brevi spot prodotti dai ragazzi nei gruppi, con l’intento di aprire il dibattito e di presentare la carta delle 21 proposte avanzate dai ragazzi per promuovere, nei propri ambienti di vita (cominciando dalle aule scolastiche), atteggiamenti virtuosi sia personali che collettivi rispetto a tre macro-tematiche: rapporto fecondo con il creato e vita rispettosa dell’ambiente, capacità di riciclare il più possibile, ridurre l’uso della plastica. Dalla raccolta differenziata in classe, all’uso di carta riciclata e dall’impiego di borracce anziché delle bottigliette di plastica, le proposte sono state sottoscritte e firmate dai partecipanti al dibattito e dai rappresentanti dei gruppi ACR, in vista di portare a compimento impegni concreti in materia. Come ha sollecitato lo stesso vescovo agli artefici degli spot, sbalordito del lavoro di approfondimento già svolto, piccole realtà di Comunità Laudato si’ saranno possibili solo con il contributo di tutti, in primis dei ragazzi. A concludere il confronto una rivisitazione della preghiera di Francesco da parte del vescovo Pompili.

Al termine del pomeriggio, tutti di nuovo nei locali parrocchiali per condividere insieme la merenda, con i cibi preparati durante l’attività dei gruppi 9-11 (con cibi rappresentativi dei cinque continenti), che ha in qualche misura servito la Pace come veicolo incontro per pensare sempre nuove possibilità.