“Non c’è assolutamente nessuna controindicazione alla donazione di sangue da parte di persone vaccinate contro il Covid-19. Anzi, con il plasma dei vaccinati, ricco di anticorpi, si possono ricavare immunoglobuline utilizzabili sotto forma di farmaci per i pazienti in fase iniziale, o come profilassi. Quindi è una donazione ancora più specifica. Sono assolutamente fake news e l’invito è che tutti vengano a donare il sangue non ascoltando queste scemenze”.
Lo afferma Giampietro Briola, presidente nazionale di Avis, a proposito delle false notizie relative a una presunta impossibilità di donare il sangue per chi è stato vaccinato.
“Le persone vaccinate possono tranquillamente donare il sangue, e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre“. Stessa linea ribadita anche dal Centro Nazionale Sangue in merito ad alcuni video e notizie che circolano in rete e sui social in queste ore. In particolare un video molto diffuso ha come protagonista il comico Enrico Montesano, che afferma che le sacche di sangue raccolte da donatori vaccinato vengono eliminate.
“È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze”, sottolinea il direttore del Cns Vincenzo De Angelis. “Non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi – rileva – salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus”.
Le regole per i donatori vaccinati, ricorda il Cns, sono decise in accordo con le normative europee e con le indicazioni del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). “I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale”.
Anche il virologo Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha definito “pericolose bugie” quelle che spingono le persone a non vaccinarsi o a non donare il sangue.
Per quanto riguarda le donazioni durante la pandemia, il presidente di Avis aggiunge: “Abbiamo avuto qualche difficoltà all’inizio poi risolta perché abbiamo riorganizzato il sistema. Lo scorso anno abbiamo avuto un calo del 2% del plasma e del 6% delle donazioni, ma anche l’attività ospedaliera si era ridotta e quindi c’è stato un minor fabbisogno. Di fatto, i donatori hanno risposto molto bene”.
da avvenire.it