Auguri per un anno di vero cambiamento

L’anno 2011 è stato un anno particolare, sia in politica che nella vita di tutti i giorni.

Tanti avvenimenti si sono susseguiti: l’acuirsi della crisi economica e finanziaria, il tramonto del Governo Berlusconi, le stangate del Governo Monti, la fine di alcune dittature in Africa, alcuni delitti violenti, atroci ed inspiegabili, e poi tanta corruzione.

L’uso della violenza, non solo fisica, ma anche morale, in quest’anno si è diffusa in modo costante a tutti i livelli.

La persona violenta non ha considerazione degli altri, della morale, del rispetto per il prossimo, della legalità. Ha un solo obiettivo: quello di ottenere ciò che vuole, estraniandosi dalla realtà che lo circonda.

Questo modo di fare e di agire sta “indignando” i giovani di tutto il mondo. Nei loro eccessi esprimono un valore reale, una sete di giustizia e di uguaglianza.

Questa generazione è in attesa di qualcosa di nuovo che ora non c’è.

Il nuovo va sempre conquistato, come la storia ci insegna, con degli obiettivi da raggiungere. Il lavoro, che costituisce la “chiave essenziale” di tutta la questione sociale, e poi la libertà di pensiero, la giustizia, il “bene comune”.

Dobbiamo ricercare un nuovo modello sociale fatto di partecipazione e di condivisione. Un nuovo sistema economico-finanziario senza aberrazioni da ricerca di facili guadagni, ma con al centro l’uomo e l’ambiente.

Bisogna ricominciare dal basso, dall’inizio, dall’esistenza dei singoli. Con i giovani per costruire una società diversa per le future generazioni.

Se ciò non avverrà sarà bene che qualcuno lo faccia: “Il fuoco viene sempre acceso da un punto”.

L’augurio per il 2012, da parte mia, è che quel fuoco venga acceso “da qualcuno” anche nella nostra Città per incominciare a costruire un vero cambiamento sociale.