Attenzione per la pastorale sociale nel Giugno Antoniano

Anche in questo 2015, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio il portoghese, la Pia Unione ha accordato all’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e Lavoro uno spazio per radunare attorno a Sant’Antonio il mondo del lavoro nelle sue varie espressioni (disoccupati, precari, imprenditori in crisi), i migranti, le istituzioni e i sindacati tutti, per un momento di preghiera e di speranza. Chi è sensibile al mondo del lavoro a Rieti, città umiliata da una crisi che non allenza la sua stretta, si senta il benvenuto.

Tantissime sono le vertenze che feriscono il nostro tessuto sociale, le famiglie, i giovani… le delusioni sono innumerevoli. Ho incontrato ragazzi insoddisfatti del progetto “Garanzia Giovani”: alcuni a tutt’oggi aspettano ancora lo stipendio. E aggiungo: la ripresa a Rieti non si vede. Le aziende continuano a chiudere e i lavoratori sono in preda alla disperazione: quelli della Inalca, della SMD, di Risorse Sabine, ecc.

Sabato 27 giugno, sarà celebrata l’Eucaristia: è un momento di solidarietà. Esserci ci consentirà di ritrovare la forza della speranza, il coraggio per continuare a lottare per un cambiamento nel nostro territorio, per sconfiggere l’indifferenza e gli egoismi ricreando una vera sinergia fra tutte le forze vive. Uniti ce la faremo a vincere questa lunga crisi.

Ma uniti vuol dire anche guardare al migrante non come un problema o come una merce, uno strumento da sfruttare o un qualcosa da odiare: vuol dire guardare il migrante come persona, trovare in lui un fratello, un alleato con il quale creare un mondo migliore, di giustizia e di solidarietà. Uniti e senza pregiudizi, rimetteremo l’Italia in piedi, l’Italia della fratellanza universale.