Ater: «L’Ugl dove era negli anni scorsi?»

«L’Ugl dove era negli anni scorsi? Avrà avuto sicuramente i suoi motivi per intervenire sulla situazione dei dipendenti dell’Ater dopo tanto silenzio: dalle affermazioni lette in questi giorni però si è portati a pensare che in questo lungo periodo l’Ugl non sia stata aggiornata correttamente. Eppure di interventi e articoli sulla situazione del personale dell’Ente ce ne sono stati molti e tutti provenienti da altre sigle sindacali: gli ultimi risalgono al maggio scorso in occasione della conclusione degli ultimi 3 procedimenti giudiziari persi dall’Ater».

È quanto dichiarano alcuni dipendenti Ater in risposta al comunicato diffuso nei giorni scorsi dal Segretario Provinciale dell’Ugl Marco Palmerini.

«Se l’assenza di informazione può giustificarsi con la scarsa rappresentatività dell’Ugl o con il fatto che la stessa non sia firmataria del Contratto Collettivo Nazionale Federcasa non è giustificabile, invece, che qualcuno si svegli improvvisamente dal torpore esprimendo giudizi (se non pregiudizi) affrettati e non costruttivi. Dov’era l’Ugl quando i dipendenti sono stati sottoposti a demansionamenti e sanzioni disciplinari? Come mai l’Ugl non è intervenuta? Per quale motivo? Vogliamo guardare avanti e sottolineiamo che anche senza l’Ugl, tante difficoltà sono state comunque superate e, soprattutto, non si è persa la voglia di lavorare perché il lavoro è oro in tempi come questi. E se in un periodo in cui le riforme sono diventate essenziali per l’intero sistema, anche da noi arriva qualche amministratore riformatore, come non essere soddisfatti e propositivi? Chissà se l’Ugl è a conoscenza del fatto che, dopo secoli di richieste delle sigle sindacali firmatarie del Ccnl Federcasa, si sta procedendo ad una contrattazione integrativa aziendale che andrà a favore di tutti i dipendenti e che le modifiche effettuate sono in un’ottica di risparmio e di redistribuzione delle competenze professionali, vista la capacità di tutti i lavoratori dell’Ente. Una cosa giusta l’Ugl l’ha detta e cioè che l’Ater è di tutti. Di tutti i cittadini, di tutti gli amministratori che hanno voglia di rendere il servizio ‘casa’ insostituibile e trasparente. Non ultimo, l’Ater è anche di tutti i dipendenti. All’Ugl chiediamo: anche il sindacato è di tutti?» conclude la nota.