“Art’m Fabbrica”: l’arte attraversa la Settimana della Cultura d’Impresa a Rieti

In corso fino al 27 maggio la Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, organizzata nel centro Italia da Unindustria Rieti

È stata inaugurata ieri, nella sede di Telpress Italia a Rieti, “Art’m Fabbrica”, una mostra pensata valorizzare cultura, creatività e sostenibilità aziendale, nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria.

Il fondatore e amministratore delegato di Telpress Italia, Pasquale D’Innella Capano, ha accolto i visitatori insieme al presidente di Unindustria Rieti, Alessandro Di Venanzio e li ha accompagnati all’interno dell’azienda, attiva nel settore delle tecnologie per l’informazione, con la fornitura di servizi per la diffusione, la raccolta e la distribuzione di servizi giornalistici.

Tra le opere esposte, anche un antico esemplare in cartapesta, originale del Seicento, tratto dalla collezione privata dello stesso D’Innella: un “Cristo deposto con braccia mobili”, che nell’occasione è stato particolarmente apprezzato da don Valerio Shango, direttore dell’Ufficio diocesano Problemi Sociali e Lavoro. Presente all’inaugurazione del percorso espositivo diffuso negli stabilimenti del nucleo industriale, il sacerdote, approfittando della coincidente memoria liturgica di Santa Rita da Cascia, ne ha invocato l’aiuto affinché il «lavoro sia creato e tutelato nel nostro territorio e la dignità di ogni persona sia rispettata».

Uno sguardo che riprende le cinque prospettive del lavoro come “vocazione”, “opportunità”, “valore”, “fondamento di comunità” e “promotore di legalità” cui sono chiamati a guardare i cattolici italiani in vista della prossima Settimana sociale, che si terrà dal 26 al 29 ottobre sul tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”.

La mostra è aperta al pubblico e vedrà la visita degli studenti degli istituti scolastici del territorio. Tra gli artisti impegnati nella mostra, gli allievi de La Schola del maestro Franco Bellardi, gli allievi della Scuola “L’Altro Studio” del maestro Alessandro Melchiorri, che espongono al fianco degli artisti Marcela Medvedikova, Itzel Cosentino e dello scultore Felice Rufini.

Un bel mix tra arte e industria che racconta di un matrimonio possibile tra il patrimonio culturale e settore produttivo. Una lettura che negli anni dello strapotere del mercato e della finanza, sottolinea la necessità del tratto umano, l’importanza del legame tra imprese, società e cultura per una società più equilibrata e giusta.