Parrocchie

Arte e religiosità: a Cittaducale è un successo il percorso museale della parrocchia

Riscuote successo a Cittaducale la seconda mostra su Arte e religiosità organizzata dall’Ufficio beni ed attività culturali della parrocchia

«Un plauso a chi si adopera per conservare e far vedere»: riscuote successo a Cittaducale la seconda mostra su Arte e religiosità organizzata dall’Ufficio beni ed attività culturali della parrocchia. Lo testimoniano le tante frasi scritte nel Libro delle presenze, a conferma della validità della proposta. «Un successo che ci riempie di gioia», afferma il responsabile dell’Ufficio, Augusto Monaco. «La cultura non ha confini: i visitatori sono giunti da Padova, Desenzano del Garda, Roma, Imperia, L’Aquila, Agrigento, Palermo, Viterbo, Taranto… Siamo consapevoli che il territorio di Cittaducale è ricco di religiosità, di arte e quindi di storia».

Il percorso museale, allestito presso il Palazzo Vescovile adiacente la cattedrale Santa Maria del Popolo, è costituito quasi unicamente da oggetti di culto prevenienti dalle chiese del territorio, gelosamente custoditi e conservati. Il patrimonio artistico e religioso conserva anche altre realtà che meriterebbero di essere riscoperte e conosciute, a testimonianza dell’operosità di un popolo alla ricerca del vero, del bello e del buono.

Il percorso inizia all’ingresso di Palazzo Vescovile, dove si trovano il lapidarium, l’archivio storico, il salone vescovile, il museo della sacrestia. L’archivio storico è stato dichiarato, da parte della Soprintendenza Archivistica del Lazio, di particolare interesse storico perché conserva i registri dello stato civile dei quattro quartieri di Cittaducale, anno 1563.

Il percorso museale, dall’anno 2020, si è arricchito della sala dei reliquiari. Emerge chiaramente l’aspetto devozionale verso i santi da parte dei civitesi, che si esprime attraverso urne contenenti oggetti personali, capaci di attrarre l’attenzione popolare. Gli stessi erano posizionati in evidenza sugli altari in occasione delle feste più importanti.

Il percorso museale continua con la visita al salone vescovile, attiguo alla Cattedrale. La stanza è ornata di dipinti raffiguranti i castelli (oggi diremmo meglio i “paesi” o, religiosamente parlando, le “parrocchie”), che componevano la piccola diocesi di Cittaducale. Era lo spazio di rappresentanza, dove il vescovo accoglieva le autorità e dava udienza pubblica. L’edificazione e la decorazione del salone si devono alla volontà del vescovo civitese Pomponio Vetuli, titolare dal 1632 al 1652. Per l’esecuzione delle pitture chiamò alcuni artisti che in quegli anni erano molto attivi anche a Rieti (forse i Manenti, padre e figlio). Nella fascia pittorica doveva essere raffigurata Cittaducale con i castelli del territorio in alternanza con gli stemmi dei vescovi che avevano preceduto Vetuli alla guida della Chiesa civitese.

Il percorso museale si conclude con la visita alla Cattedrale Santa Maria del Popolo, che conserva altri piccoli capolavori tutti da scoprire. «Sicuramente – dice Monaco – il 2022 ci vedrà di nuovo protagonisti per organizzare la terza edizione dell’iniziativa».