In occasione del torneo di calcio interparrocchiale Anspi, in programma dal 9 al 17 giugno al Parco del Coriandolo, Giancarlo Bonicelli, segretario provinciale dell’Associazione Nazionale San Paolo Italia, illustra le peculiarità dell’associazione educativa che si esprime attraverso gli oratori e i circoli giovanili.
«L’attività dell’Anspi è presente a Rieti dal 1985, grazie soprattutto a don Mario Laureti, che è stato per anni la vera anima dell’associazione: per noi è fondamentale la formazione di operatori parrocchiali, è ciò che è necessario forse più di altre cose: ci occupiamo di aiutare i parroci e dunque le parrocchie e gli oratori nelle loro attività».
Molteplici le iniziative messe in campo per aggregare sacerdoti, giovani e rispettive famiglie, partendo dal valore di ogni persona chiamata ad identificarsi e a misurarsi con gli altri operando in “relazione” in una dimensione di profondità e di trascendenza.
Un’esperienza prima di tutto personale quella di Giancarlo, che deve la propria formazione all’infanzia trascorsa negli oratori della bergamasca, punto di riferimento di vita: «mi hanno fatto avvicinare alla religione ma soprattutto a quei valori alti ai quali ogni giovane deve aspirare. Ovviamente nessuno disconosce le attività di altre associazioni, ma crediamo vivamente che ragazzi e famiglie debbano sentirsi parte integrante della propria parrocchia».
Ogni iniziativa dell’Anspi è tesa alla valorizzazione delle risorse umane di cui può disporre per una proposta educativa integrale ed unitaria, tesa a coinvolgere anche e soprattutto i genitori: «crediamo sia fondamentale vivere insieme le esperienze dell’oratorio, perché il solo significato sottinteso è accoglienza: occorre attirare i ragazzi per stare tutti insieme in comunità e formarli».
A proposito di formazione, si è appena concluso il corso per animatori parrocchiali, «abbiamo accolto volentieri questa richiesta, svolta da operatori Anspi arrivati direttamente da Roma: i ragazzi hanno dunque acquisito nuovi linguaggi, poiché sappiamo che le modalità di comunicazione dei giovani cambiano continuamente, ed occorre adeguarsi». Oltre al calcio, che da oltre un decennio interessa l’associazione, vengono abbracciate altre discipline sportive «purché favoriscano la competizione ma non l’antagonismo, nello spirito di amicizia e condivisione che ci contraddistingue: i ragazzi portano a casa un ricordo bellissimo, vivendo appieno l’atmosfera dell’oratorio».
Ma non solo sport, sono numerose e svariate le attività svolte per creare momenti di aggregazione giovanile: «quest’anno abbiamo la collaborazione fattiva di un gruppo teatrale, il teatro è un altro strumento espressivo molto importante per i ragazzi, come anche il cinema, noi diamo la nostra massima collaborazione per l’organizzazione di dibattiti e cineforum».