Amatrice: la Forestale denuncia una persona per incendio colposo

Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Amatrice, denunciano una persona per incendio colposo. Le fiamme hanno lambito l’abito di Amatrice.

Le fiamme si sono sviluppate nel primo pomeriggio intorno alle ore 15 circa in località “Casaletto” del Comune di Amatrice. Ad intervenire prontamente sul fronte del fuoco gli uomini del Corpo Forestale dello Stato ed i Vigili del Fuoco. Le fiamme hanno tenuto occupati gli operatori fino a tarda sera quando finalmente sono riusciti ad aver ragione del rogo.

Parallelamente alle operazioni di spegnimento, sono subito state avviate le indagini da parte degli agenti del Comando Stazione Forestale Amatrice, tese ad accertare ed individuare le cause dell’incendio e le eventuali responsabilità.

Dai primi accertamenti è emerso che le fiamme si erano sviluppate in una proprietà privata per poi coinvolgere il limitrofo bosco di cerro (Quercus cerris) caratterizzato da un fitto sottobosco. Sul posto veniva identificata una persona di circa 65 anni, proprietaria del terreno da cui si erano dipartite le fiamme. Il fuoco era stato probabilmente acceso per bruciare dei residui vegetali ma il vento deve aver alimentato le fiamme che, sfuggite al controllo, si sono rapidamente ed inesorabilmente propagate al bosco.

Sul posto veniva richiesta la presenza dei “repartatori” del Comando Provinciale in forza al Nucleo Operativo Speciale (N.O.S.) per attuare i rilievi e gli accertamenti necessari per confutare le cause e la dinamica dell’incendio al fine di produrre tutta la documentazione necessaria a corredo dell’informativa di reato (incendio colposo) anche attraverso prelievi e campionamenti di terreno e materiali combusti.

La persona identificata quale responsabile del’evento incendio, è stata deferita alla Procura della Repubblica di Rieti e ora dovrà rispondere del reato di incendio colposo, che prevede pene che vanno da uno a cinque anni.

Tra la casistica degli incendi di origine colposa, quelli causati dall’abbruciamento di residui vegetali rappresenta un’alta percentuale, inoltre oggi con il Decreto Legislativo n. 136 del 10 dicembre 2013, la distruzione dei residui vegetali, considerati rifiuti, contempla fattispecie penalmente rilevanti, indipendentemente dal fatto che dall’abbruciamento degli stessi, si cagioni poi un incendio boschivo.

Si raccomanda quindi a tutti ed in particolare agli operatori del settore di non smaltire i residui provenienti da attività agricole e selvicolturali attraverso la pratica dell’abbruciamento.

Si ricorda il numero verde 1515 del Corpo Forestale dello Stato attivo 24 ore su 24 e sempre gratuito sia da rete fissa che mobile, al fine di segnalare tempestivamente qualsivoglia tipologia di manomissione ambientale.