Concerviano

Alla scoperta di un’abbazia sospesa nel verde: a San Salvatore Maggiore studenti e turisti dalla Capitale

Domenica di cultura e tecnologia all'abbazia San Salvatore Maggiore (Concerviano). Nella mattina del 2 giugno, sono stati presentati i risultati del progetto "Vieni a scoprire l'abbazia sospesa nel verde"

Domenica di cultura e tecnologia all’abbazia San Salvatore Maggiore (Concerviano). Nella mattina del 2 giugno, sono stati presentati i risultati del progetto “Vieni a scoprire l’abbazia sospesa nel verde” interamente realizzato dagli studenti dell’Itis Enrico Fermi di Roma. Nell’ambito dei progetti europei (Pon) e con la collaborazione di Softlab (azienda nel settore hi-tech) e Rieti da scoprire, i giovani dell’istituto romano hanno sviluppato il tema della connessione tra territorio e tecnologia.

Ad accogliere i numerosi visitatori (provenienti soprattutto dalla Capitale) un video che illustra la storia dell’abbazia, con vedute aeree e una visita guidata da un monaco. Tutto, dalle riprese alle voci fuori campo agli attori nasce da mesi di lavoro svolto dai ragazzi, a scuola e sul campo, come documentato alla fine del video stesso. Successivamente piccoli gruppi di visitatori sono stati accompagnati dagli stessi studenti in un dettagliato tour all’interno dell’edificio.

Nella stanza un tempo adibita a cucina, un altro video illustra l’attività dei monaci alle prese con le antiche ricette, mentre dove c’era il forno viene proiettata una fiamma ardente. L’istallazione è controllata con semplice gesto della mano grazie ad un sensore di movimento e gestita da due piccole schede programmabili (Raspberry). Anche la parte di programmazione è stata seguita dagli studenti, veri operatori turistici all’avanguardia, anche se solo per un giorno.

Una bella giornata, non solo dal punto di vista meteorologico, alla scoperta di una perla del nostro territorio, incastonata nella natura, e delle nuove tecnologie in grado di valorizzarla. Una piacevole scoperta scommettiamo anche per gli studenti, i cui larghi sorrisi testimoniano quanto possa essere bello appassionarsi e lavorare per un bene culturale che rischia di restare sconosciuto. Per conservare un fuoco non basta ricoprire le braci, occorre alimentarlo. Anche le nuove tecnologie possono servire ad alimentare il fuoco della storia che brucia su luoghi come questo.