Alcatel, lavoratori trasferiti a Roma. La Fiom: «procedura non rispettosa dei lavoratori»

«Continua l’opera di dismissione della multinazionale francese dal territorio reatino. Dopo la comunicazione fatta alle organizzazioni sindacali ad agosto, nei giorni scorsi Alcatel ha consegnato ai lavoratori interessanti la lettera di trasferimento a Roma dal 2 di novembre, chiudendo la porta a qualsiasi confronto con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali».

È quanto dichiara il segretario Fiom Luigi D’Antonio in una nota che prosegue: «Ricordo a tutti che i dipendenti oggi presenti in Alcatel a Rieti sono circa 30 e sono rimasti l’ultimo presidio di R&D nel territorio. Non è bastato ad Alcatel in questi anni distruggere un patrimonio di conoscenze ed occupazionale che ha contato negli anni passati fino a 100 dipendenti, adesso la multinazionale francese vuole completare l’opera. Si è passati dalla politica delle esternalizzazioni, la più grande è stata quella delle attività produttive con Ritel, per arrivare adesso ai trasferimenti collettivi».

«Riteniamo questa procedura non rispettosa dei lavoratori interessati e non essendoci al momento le comprovate ragioni tecniche ed organizzative del trasferimento, esprimiamo forte perplessità sulla legittimità di tale procedura. A fronte di tale situazione – conclude D’Antonio – chiediamo ad Alcatel di sospendere tale procedura ed aprire un confronto serio con le OOSS per arrivare ad un’accordo tra le parti. Se ciò non dovesse avvenire metteremo in campo tutte le iniziative che sono prerogativa dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali».