Teatro

Al Teatro Manlio il giro del mondo di Nellie Bly in scena per l’emancipazione femminile

L'epopea di Elisabeth Cochran, nota come Nellie Bly, rivive nel teatro di Magliano Sabina con uno spettacolo che celebra la sua storica impresa e il suo contributo alla lotta per i diritti delle donne. Dal patrocinio del Touring Club Italiano e della Società Geografica Italiana

«Ho sempre l”impressione che, se ci si impegna con energia, nulla è impossibile!». Lo afferma a gran voce Nellie Bly, protagonista di “Intorno al mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly”, spettacolo vincitore nella sezione Teatro del programma “Per Chi Crea” di SIAE, prodotto dall’associazione culturale Music Theatre International – M.Th.I. ETS.

Il tour italiano, che ha il patrocinio del Touring Club Italiano e della Società Geografica Italiana, si conclude nel Lazio, esattamente ai Magazzini Teatrali a Velletri, sabato 4 maggio (ore 21,00), al Teatro Manlio di Magliano Sabina, sabato 11 maggio 2024 (ore 21,00), per poi essere presentato nell’ambito di “Mostre Diffuse di Fotografia”(11-19 maggio), progetto di BYCAM FOTOGRAFIA di Teresa Mancini, che ha come tema “Un mondo di donne”.

Lo spettacolo racconta l’avventura intorno al mondo della ventiquattrenne Elisabeth Cochran, in arte Nellie Bly, giovane e ardimentosa giornalista statunitense. Nel 1888 convinse Joseph Pulitzer, il suo capo al New York World, ad affidarle il compito di battere il record di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Fu la prima donna a compiere il giro del mondo senza alcun accompagnamento maschile e divenne un simbolo di emancipazione femminile. I suoi resoconti di viaggio, che la resero famosa all’epoca e contribuirono a rilanciare il giornale, furono da lei raccolti nel libro Around the world in seventy-two days, tradotto e adattato in una sceneggiatura originale da Paola Sarcina e Diana Forlani, regista ed interprete dello spettacolo.

La drammaturgia e la regia, ritmata e brillante, ripercorrono l’appassionante viaggio di Nellie in corsa contro il tempo attraverso paesaggi mozzafiato, culture sorprendenti, incontri memorabili con personaggi improbabili, emozioni forti e imprevisti di ogni sorta. Arricchisce lo spettacolo la proiezione di immagini d’epoca dei luoghi visitati dalla giornalista, provenienti dall’archivio storico della Società Geografica Italiana e della Library of Congress di Washington.

Questo elemento di ricerca e ricostruzione storico-iconografica è stato motivato dalla volontà di poter restituire al pubblico le immagini di quei luoghi così come erano probabilmente stati visti da Nellie che, avendo dimenticato la sua Kodak a New York, non poté restituire di persona una testimonianza fotografica del suo viaggio. L’avventura non è ripercorsa in modo lineare, ma segue l’atmosfera e il modo di vivere il viaggio tipici di ciascun mezzo di trasporto da lei utilizzato (treno, nave, calesse, ecc.).

La voce di Jules Verne è di Lorenzo Acquaviva, le musiche di Massimo Fedeli, il montaggio video di Federico Spirito ed Alessio Raponi; i costumi di Rita Sorgi e le foto di scena di Teresa Mancini.

L’arte, soprattutto alla luce della cronaca recente, si rivela così essere un ottimo strumento di conoscenza, una strada alternativa per riflettere anche sul ruolo della donna, sulla sua emancipazione, sulle diverse sfumature che l’accompagnano e sulle piccole lotte quotidiane che, talvolta è costretta, ancora oggi, a combattere.