Al Reate Festival il pianoforte a quattro mani del duo Lonquich-Barbuti

Il pianoforte a quattro mani del duo Lonquich-Barbuti costituisce un appuntamento imperdibile del Reate Festival per diversi motivi. Intanto per il livello di celebrità degli interpreti, presenti nei cartelloni delle più importanti stagioni internazionali, poi per la proposta di un programma di altissimo valore musicale e stilisticamente ricco di contrapposizioni. Schubert e Stravinsky, due epoche e due mondi espressivi quasi opposti, intimo e profondamente lirico il primo, estroverso e provocatorio il secondo. La Sagra della primavera di Stravinskij, capolavoro di un secolo fa (del 1913 la prima esecuzione) è presentato nella versione originale dell’autore per pianoforte a quattro mani. Una sfida alle possibilità del pianoforte di rendere le sonorità orchestrali e il complesso intreccio ritmico di un capolavoro che scandalizzò il pubblico dell’epoca. Per contrasto Schubert, la cui poetica è del tutto connaturale all’intimo fascino del suonare a quattro mani, e di cui verranno eseguiti due straordinari capolavori, il Rondo D 951 e il Divertissment à l’hongroise D 818.

Alexander Lonquich e Cristina Barbuti, uniti nella musica come nella vita, suonano in duo da molti anni e soprattutto  possiedono una cifra espressiva singolarissima, nata dalla volontà di far convergere l’esperienza di diversi ambiti artistici  in interpretazioni sempre motivate da ragioni profonde. La loro presenza nel Reate Festival è una grande occasione per il pubblico reatino.

I prossimi concerti prevedono nel fine settimana successivo un focus sulla musica sacra, il 31 ottobre con un “Omaggio a San Francesco d’Assisi” del Coro Ventidio Basso con musiche di Pitoni e Bartolucci, il 1 novembre con un concerto sull’organo Pontificio Dom Bedos-Roubo con Daniele Rossi in musiche di Bach e di autori italiani dell’Ottocento legati al melodramma italiano. Il Festival proseguirà con un concerto lirico dedicato alle “Cenerentole” del teatro d’opera (8 novembre), con le Favole in musica di Milena Vukotić e Angela Annese (14 novembre) per chiudere con un’entusiamante concerto dell’Orchestra Giovanile di Roma (15 novembre).

Mercoledì 28 ottobre

ore 21

Auditorium Varrone: Il pianoforte a quattro mani

Alexander Lonquich, pianoforte; Cristina Barbuti, pianoforte.

Programma

Franz Schubert, Rondò D 951. Divertissement à l’hongroise D 818

Igor Stravinskij, La sagra della primavera

GLI INTERPRETI

Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Concorso “Casagrande” dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Abbado, Sanderling, Koopman, Krivine, Holliger, Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sándor Végh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann e Carolin Widmann.

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or” nel 1992, il “Premio Abbiati” nel 1993 e il “Premio Edison” in Olanda nel 1994. Nel 2003 ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si esibisce in Italia, Austria, Svizzera, Germania e Norvegia.

Nel ruolo di direttore-solista, collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova, con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale da alcuni anni collabora anche come direttore-solista. Dopo aver effettuato incisioni per Emi dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la Ecm registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn e un cd di musica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Recentemente ha inciso la Kreisleriana e la Partita di Holliger.

Cristina Barbuti affianca, dall’età di quattro anni, lo studio della musica a quello della danza classica e moderna. Dopo una collaborazione di quattro anni negli Stati Uniti con la UCLA in seno ad un programma di cultura e musica italiana, continua gli studi a Gerusalemme per poi specializzarsi in musica da camera a Praga presso la “ Sándor Végh Chamber Music Academy”. Dopo numerose esperienze in campo cameristico, inizia nel 1999 una collaborazione con il compagno Alexander Lonquich in occasione di sperimentazioni tra teatro e musica che vedono il duo pianistico impegnato nella creazione di diversi lavori teatrali e nella conduzione di laboratori dedicati principalmente a musicisti. Negli anni successivi l’attività concertistica del duo si intensifica,arrivando ad essere regolarmente presente nei più importanti festival di musica europea e nelle maggiori sale italiane e straniere ed effettuando innumerevoli registrazioni radiofoniche per le principali emittenti.Cristina Barbuti è anche drammaterapeuta e dal 2012 insegna Espressività musicale presso il Master in Teatro Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, collaborando anche consvariate istituzioni, comprese quelle dedicate al trattamento delle più gravi patologie psichiatriche. Nel 2012 è stata protagonista eideatrice, con Alexander Lonquich e Michele Cavallo (psicoanalista e trainer teatrale) dell’imponente evento che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha dedicato alla figura di Glenn Gould in occasione degli anniversari di nascita e morte del grande artista.

Sempre con Alexander Lonquich ha creato Kantoratelier, uno spazio di laboratori, incontri e scambi tra musica, teatro, psicologia ed arte a Firenze, attivo dal dicembre 2013.