Aggiungi un pasto a tavola

Per il quinto anno consecutivo, sabato 21 e domenica 22 settembre la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, porta in piazza il suo impegno contro l’ingiustizia della morte per fame attraverso l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi “Aggiungi un pasto a tavola”.

Centinaia di gazebo e banchetti saranno sulle città italiane dal Trentino alla Sicilia per rendere visibile l’impegno di tutti i volontari e missionari che in tutto il mondo vivono ogni giorno al fianco di chi soffre la fame per garantire loro almeno un pasto al giorno e cercare di dare una risposta al problema della fame e della malnutrizione, che nel mondo colpisce un miliardo di persone.

Un gazebo sarà allestito anche a Rieti, in Via Cintia, nel piazzale di fianco alla Cattedrale.

«Con questa iniziativa – ci spiegano Diego e Isabella Incittila nostra associazione si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave ingiustizia della morte per fame e del disagio alimentare in cui versano fette sempre piu’ estese di popolazione. Cercheremo di raccogliere fondi a sostegno dei bisogni alimentari delle oltre 41.000 persone che, in tutto il mondo, si rivolgono alla Comunità nei centri nutrizionali, mense per i poveri, strutture di pronta accoglienza, Capanne di Betlemme per i senzatetto, case famiglia all’estero».

Ma quanto è lontana dal nostro quotidiano la fame?

In realtà è molto vicina. Purtroppo le immagini stereotipate sul tema richiamano sempre alla terribile condizione di terre del Terzo Mondo segnate da terribili carestie. Di sicuro è un aspetto del problema. Ma c’è anche chi muore di fame o di freddo a due passi da noi. E con la crisi generale il fenomeno è in aumento. Ce ne accorgiamo in prima persona. Ad esempio nel nostro servizio presso la stazione Tuscolana. Siamo sul posto il lunedì e venerdì per distribuire un pasto caldo e ne approfittiamo per stare vicino a queste persone. Non ci sono solo gli stranieri o i barboni. Ma tantissimi italiani “normali”.

Vite difficili?

A volte sì. Ma sempre più spesso si presenta chi con la pensione non ce la fa ad arrivare a fine mese. Ci sono tante storie diverse. In effetti il nostro primo scopo non è sfamare, ma ascoltare, accogliere, recuperare, amare chi viene spinto ai margini. Nella via reale del nostro Paese ci sono persone che di fatto non hanno diritto a consumare un pasto, o all’assistenza sanitaria.

Qual è l’iniziativa di settembre?

Nei gazebo della Comunità Papa Giovanni XXIII sarà possibile lasciare la propria offerta e contribuire a garantire almeno un pasto al giorno ai bambini, anziani, alle persone che vivono in condizioni di estrema povertà I membri della Comunità, i missionari e i volontari, infatti, vivono giorno dopo giorno, 24 ore su 24, con i più poveri ed emarginati, li accolgono nelle loro case e nelle loro famiglie, siedono con loro a tavola e dividono con loro il pasto. Non si tratta di progetti di assistenza ma di “condivisione di vita”, secondo il modello voluto dal fondatore della Comunità, don Oreste Benzi.

È qualcosa di diverso da una semplice raccolta alimentare…

Noi speriamo che nel parlare con i membri e i volontari della Comunità che ogni giorno vivono la loro vita con questi poveri, nell’ascoltare le loro testimonianze di vita di condivisione con i più emarginati, le persone possano convincersi che anche il più piccolo gesto è importante, se sommato a quello di tanti altri, e che quella contro la fame nel mondo non è una sfida insormontabile, perché se è vero che ciascuno da solo può fare poco, è insieme che si riesce a cambiare la storia.

E nei gazebo si riceve anche un piccolo segno di “comunione”.

Sì, per tutti c’è una confezione “speciale” di pasta, fornita gratuitamente dal pastificio F. Divella SpA., per il quinto anno a fianco della Comunità in questa iniziativa. La pasta rappresenta il simbolo di ciò che per noi è “ordinario” e quotidiano ma che per molti nel mondo è “straordinario”. Come ormai tradizione, poi, anche quest’anno la pasta che rimarrà al termine dell’evento di piazza sarà consegnata a mense per i poveri e centri di accoglienza, non solo gestiti dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, per fare in modo che anche il simbolo scelto per l’iniziativa diventi immediatamente sostegno per chi ha bisogno.

Oltre all’evento di piazza, come si può sostenere l’iniziativa?

È possibile fare una donazione tramite bollettino postale sul conto corrente n. 12148417 oppure con un bonifico usando il codice Iban IT 41B 033 5901 6001 0000 0008036 entrambi intestati a Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII onlus e indicando in causale “Un Pasto al Giorno”. Inoltre, dal 9 al 22 settembre, attraverso il numero 45509, inviando un sms o chiamando da rete fissa sarà possibile donare 2 euro.