Televisione

Addio a Raffaella Carrà, la regina della tv italiana

La conduttrice e soubrette aveva da poco compiuto 78 anni. Si è spenta dopo una improvvisa malattia. I suoi programmi hanno fatto la storia della Rai. Il cordoglio di Mattarella

È morta Raffaella Carrà. Raffaella Maria Roberta Pelloni era nata il 18 giugno 1943, aveva da poco computi 78 anni. Showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, autrice, era considerata la regina della tv italiana.

Raffaella Carrà è morta oggi alle 16.20, dopo una malattia che da qualche tempo l’aveva colpita. Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza.
Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli – diceva sempre lei ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad Amore, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata.

Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo il debutto in televisione in Tempo di danza (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale Scaramouche (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Notevole successo ottenne nel 1984 con Pronto, Raffaella, che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Conduttrice di Domenica in (1986) sempre per la Rai, nel 1987 passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Rai 1 con la trasmissione Fantastico 12. Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma Hola Raffaella per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in Carramba! Che sorpresa (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico Surprise, surprise.

Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando Carramba! Che fortuna (1998-2000 e 2008) e Segreti e … bugie (1999), sempre su Rai 1. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma Sogni, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato Amore del 2006. Nel 2007 è uscito Raffica Carrà, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Rai 2 come coach del talent show The Voice of Italy (vinto nel 2014 da suor Cristina) ed è uscito il suo ultimo album Replay.

Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show Forte forte forte e ha interrotto la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa l’anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma A raccontare comincia tu su Rai 3.

Raffaella Carrà è stata per 60 anni “la” televisione italiana, ma anche un pezzo del costume del nostro Paese, tanto che anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si dice «profondamente colpito» dalla scomparsa «di un’artista popolare, amata e apprezzata da diverse e numerose generazioni di telespettatori in Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso – con la sua bravura e la sua simpatia – un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo». «Ma che musica maestro: viva, viva, viva! (R.I.P. Raffaella Carrà» twitta il cardinale Gianfranco Ravasi ricordando l’artista.

«Sono immensamente scosso. È stata un’artista eccezionale, un’autodidatta straordinaria, io la conosco dagli inizi della sua carriera. Io non sono riuscito mai a fare un programma con lei, era l’unico rimprovero che le facevo sempre, è il mio grandissimo rimpianto». È un Pippo Baudo estremamente scosso quello che, a caldo, commenta con la scomparsa improvvisa di Raffaella Carrà. «Aveva studiato ballo, era diventata anche una grande ballerina -ricorda Pippo a ruota libera, trattenendo le lacrime- Quando fece coppia con Mina, c’era un’asimmetria notevole tra le due, perché Mina è più alta di lei, eppure lei annullava questa asimmetria. E poi, è una delle poche soubrette italiane, forse l’unica, che ha avuto successo nei paesi ispanici». Baudo ricorda un aneddoto a questo proposito: «Una volta in Spagna, a Plaza de Toros, c’era Raffaella Carrà da sola col suo gruppo, e ricordo intorno trentamila persone. Una cosa incredibile, un amore come per nessun’altra italiana». Il motivo dell’enorme successo e dell’unicità di Raffaella stava, secondo il popolare conduttore, nella semplicità: «Era la bella “burdela” romagnola, la guappa, aveva una voce forte che faceva impazzire tutti. Il suo modo di essere faceva pensare ad ogni ragazza di poter diventare Raffaella Carrà, invece non era vero. Ci voleva solo il suo talento per essere Raffaella Carrà. È stata l’ultima vera grande soubrette. Sono affranto», conclude Pippo.

Moltissime le reazioni dal mondo dello spettacolo, da Renzo Arbore, «è un enorme dolore, con lei si conclude la Belle Epoque della televisione», a Enzo Paolo Turci compagno di danza nel celeberrimo Tuca-Tuca, da J-Ax a Vasco Rossi, «La più bella e la più brava di sempre», a Lorella Cuccarini, «il mito di sempre è rinato in Cielo».

Anche il mondo della politica piange compatto la Raffaella nazionale, a partire dal ministro della Cultura Franceschini, «se ne va la signora della tv italiana».

da avvenire.it