Con Elio Toaff scompare una delle più qualificate personalità del mondo ebraico. Intelligente, colto e amabile nel rapporto umano, aveva dedicato molta parte della Sua lunga esistenza al dialogo interreligioso. Coltivammo insieme, anche per il tramite delle ambascerie del reatino Eugenio Veneziano, il progetto di assicurare anche agli israeliti un degno luogo di sepoltura nel nostro cimitero. E ciò avvenne, anche con qualche rinuncia da parte Sua a consolidate prescrizioni tradizionali, in considerazione del valore altamente simbolico dell’iniziativa che aveva in sé il germe dell’integrazione in un momento particolarmente drammatico (post attentato alle torri gemelle). Volle presenziare il 1° novembre 2001 all’apertura del nuovo ampliamento e, poiché misure di sicurezza personale lo sconsigliavano, arrivò senza preavviso. Con cordialità interloquì con l’Imam della Grande Moschea di Roma, con il Vescovo di Rieti e con molti cittadini intervenuti, lasciando in tutti la sensazione di aver incontrato un uomo di livello.