Accometaggio!

Il giorno di Rosetta. Non si tratta del famoso panino ma c’è molta Italia dentro, è una pietra miliare della conoscenza ma non è la stele dei geroglifici, è di metallo ma non c’entra con l’omonimo gruppo heavy metal americano. Rosetta è una sonda, una sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e dopo un lungo viaggio di 10 anni e 500 milioni di chilometri, è arrivata nei pressi della cometa 67 P/ Churjumov-Gerasimenko.

Ma la vera impresa compiuta mercoledì scorso consiste nell’aver inviato sulla cometa un “lander”, veicolo di terra robotizzato, eseguendo così il primo “accometaggio” della storia. Per una volta noi europei arriviamo prima di russi e americani nel campo dell’esplorazione spaziale. In questo momento su un enorme masso di ghiaccio vecchio miliardi di anni c’è un esile robottino fatto dall’uomo.

L’importanza scientifica della missione è indubbia. La cometa si trova a oltre tre volte la distanza terra-sole. Il lungo viaggio era già un’impresa di per sé. Ma soprattutto bisogna pensare che le comete sono nate insieme al sistema solare, per cui rappresentano una miniera di informazioni indispensabili per ricostruirne la storia.

È noto che una stella annuncia ai magi la venuta di Cristo. Meno conosciuto il fatto che solo dopo gli affreschi di Giotto quella semplice stella è stata identificata con la classica cometa. Adesso una finta cometa hi-tech è andata a “salutarne di persona” una vera. Restituendo il favore.

di Samuele Paolucci e Caterina D’Ippoliti