A Vazia la gioia dello Spirito nelle prime comunioni

Dodici apostoli di gioia, sei maschi e sei femmine, per la prima volta, domenica 20 maggio, si sono accostati al pane e al vino eucaristico, nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Vazia. Evento emozionante e unico, che ha visto i ragazzi accostarsi all’altare, all’inizio della celebrazione, in processione di ingresso, compiendo il gesto di portare ciascuno la bandiera di uno degli stati del mondo, gesto carico di fortissimo potere simbolico, attraverso il quale ragazzi hanno manifestato l’attenzione, non solo rivolta all’evento, che li ha visti palpitanti protagonisti, ma anche il valore dell’Unione e dello sguardo rivolto al mondo, nel giorno della discesa dello Spirito Santo sui discepoli.

In maniera composta hanno poi preso posto, confortati per l’emozione palpabile, dalla vicinanza i genitori e dei parenti, immediatamente seduti alle loro spalle. «Cogliere la parte invisibile del mistero di Dio, attraverso i segni visibili, della parola della liturgia, cercare dentro di noi ed ascoltare lo spirito che vivifica, quello spirito che è invisibile agli occhi, ma che è essenziale, lo spirito dei sette doni , che è anche spirito di verità, di vita, lo spirito paraclito che ci consola, che ci sta vicino». Questo è il compito che il parroco don Zdenek ha affidato a questi giovani membri della comunità, che in essa, fin dal battesimo, sono cresciuti e che oggi sono chiamati a contribuire per la sua costruzione, per rendere questa famiglia più salda, più forte, più matura. Dopo il momento culminante della comunione, Federica ed Emanuele, due dei genitori dei ragazzi, hanno ringraziato il Signore per il dono dei loro figli, ricordando che giorno della comunione non è un traguardo, ma una tappa importante del cammino che i ragazzi stanno percorrendo e che vogliono continuare a percorrere insieme a loro. I genitori si sono poi impegnati per accompagnarli all’incontro con Lui e ad aiutarli a conservare sempre la fede e la gioia nel Gesù Risorto.

Commovente il saluto di Carlo, decano dei chierichetti, che dopo aver ringraziato le catechiste, Chiara, Agnese, Giovanna, Marisa e Cesonia, ha esortato i novelli comunicati a dare ascolto e mettere in pratica il Vangelo ascoltato. Al termine della celebrazione ai ragazzi é stata data la Bibbia, insieme ad una pergamena ricordo, e riconsegnata una delle bandiere tratte dal globo, con scritto dietro un proposito che si sono impegnati a rispettare e che diventa parte integrante della missionarietà, che il sacramento che hanno ricevuto porta con sè e l’augurio delle catechiste, di perseverare nel cammino intrapreso.
I giovani comunicati hanno fatto partecipi della loro gioia, della loro emozione, delle loro sensazioni, non solo i membri della gremita assemblea accorsa per sostenerli in questo passo importante, ma anche simbolicamente tutto il mondo, in questo gesto universale che ci ricorda di essere in comunione con Dio e con gli altri.