29. Organo della chiesa di San Nicola (o Santa Maria del Pianto)

S. Maria del Pianto, sede dell’omonima confraternita, era ed è tuttora detta anche di S. Nicola (Nuovo), per essere state ivi trasferite, nel 1751, le funzioni dell’antichissima parrocchiale di questo titolo, inglobata negli edifici dell’ex monastero di S. Lucia, che oggi ospita la Biblioteca Paroniana del Comune di Rieti.

Già prima del 1667 la Confraternita del Pianto aveva dotato la sua chiesa di un organo. Il 27 aprile di quell’anno, infatti, «fu spedita bolletta a Lorenzo organario di scudi tre per haver raccomodato l’organo della nostra chiesa». Questo Lorenzo non è identificabile.

Quattro anni dopo, nella visita del 1671, si legge che l’organo con la cantoria accresceva il decoro della già bella chiesa della confraternita. In un inventario dello stesso anno, tra i beni mobili di S. Maria del Pianto, è registrato «un organetto rabescato d’oro nelle canne». In seguito però lo strumento, forse bisognoso di qualche intervento dispendioso, fu trascurato al punto che nelle feste si preferì ricorrere ad organi portatili presi in prestito. Così, tra le uscite del 1691 è segnata la spesa «per haversi fatto prestare l’organo il giorno della festa»; nel 1707 è pagato Carlo Foschi «per l’organo dal medemo prestato alla nostra chiesa» e nel 1711 don Giacomo Costanzi «per tre servitii di musica prestati alla nostra chiesa, e giulii tre per il cembalo».

Nel 1739, quando la confraternita, con altre, fu soppressa, si dice che essa aveva «un orchestro di legno», ossia una cantoria, quasi certamente con organo coevo. In seguito, dopo un silenzio di quasi due secoli, dell’organo si riparla nella visita pastorale del 1917 per dire che si trovava in uno stato mediocre.

Oggi l’organo (quasi certamente ammodernato o rifatto in epoca più recente) è ancora al suo posto, sopra la porta d’ingresso, in attesa di essere restaurato. La cassa in cui è racchiuso, divisa da paraste in tre campate, è in legno scolpito e dorato, con ricchi fastigi ornati di putti e festoni. Più semplice la balaustra, con specchiature lineari corniciate, scandite da festoni.