Il quoziente reatino?

Il sindaco Giuseppe Emili, d’intesa con il presidente del consiglio comunale Gianni Turina, ha concordato l’inserimento all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (6 luglio) della proposta di deliberazione consiliare presentata dal consigliere Marco Pasquali, unitamente al gruppo consiliare dell’Udc, che prevede l’istituzione di uno strumento programmatico denominato “Quoziente Rieti: la famiglia al centro”.

Si tratta di uno strumento che tiene conto della numerosità, della composizione, del tipo di fonte reddituale e della presenza o meno di figli a carico, anziani, invalidi e disabili all’interno del nucleo familiare per calcolare un coefficiente a cui applicare le tariffe di tutti i servizi comunali e potenzialmente dei tributi locali che prevedono l’utilizzo dell’Isee.

Il “Quoziente Rieti” prende in considerazione la famiglia così come intesa dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione e che oggi è chiamata a caricarsi anche del ruolo di ammortizzatore sociale in diverse situazioni socio-economiche.

L’istituzione del “Quoziente” può portare la città di Rieti ad essere una delle prime in Italia ad averlo introdotto, come già avvenuto a Parma e Roma.