Rieti, scuole sicure: a un mese delle lezioni ancora tante incertezze

A un mese dall’inizio dell’anno scolastico, si torna a discutere delle sedi in cui andranno svolte le lezioni e del modo in cui sarà garantito il diritto allo studio, non solo nel prossimo futuro, ma anche in una visione sistematica e di più lungo periodo.

A un mese dall’inizio dell’anno scolastico, si torna a discutere delle sedi in cui andranno svolte le lezioni e del modo in cui sarà garantito il diritto allo studio, non solo nel prossimo futuro, ma anche in una visione sistematica e di più lungo periodo. Di fronte alla situazione creata dai terremoti che si sono susseguiti negli scorsi mesi, si moltiplicano gli annunci e le prese di posizione, ma genitori e studenti si trovano ancora in una situazione di incertezza.

In questo contesto si è svolta nella sede del Comune di Rieti la riunione del neo Gruppo di lavoro costituitosi per affrontare la questione scuole e sisma, con la presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Emili, della consigliera comunale con delega alla Scuola, Letizia Rosati, del dirigente del V settore Lavori pubblici-Urbanistica, Maurizio Peron, dei dirigenti scolastici degli istituti Villa Reatina e “Marconi” e dei rappresentati dei gruppi di genitori “Filippo Sanna” e “Scuole sicure”.

«Tale primo incontro – dichiara l’assessore Emili – attesta la volontà politica dell’amministrazione comunale di Rieti di coinvolgere la città nel processo decisionale avente ad oggetto tutte le questioni poste dall’emergenza del terremoto, tra cui, in primis, quella dell’edilizia scolastica e, in ordine di tempo, il trasferimento degli studenti di Villa Reatina e del ‘Marconi’ che avrà luogo in conseguenza degli interventi da eseguire in questi due istituti».

Villa Reatina

A tale proposito, durante l’incontro, si è affrontato il nodo della individuazione di una soluzione immediata per la popolazione scolastica del “Majorana” di Villa Reatina. Data l’inagibilità dell’edificio, infatti, sarà impossibile riaprire la scuola con l’inizio delle attività didattiche.

A proposito dell’edificio scolastico, una nota del Comitato Scuole Sicure di Rieti, riferito a un incontro avuto con il sindaco Antonio Cicchetti la scorsa domenica, riferisce che «ferma restando la volontà dell’Amministrazione di mantenere l’edificio scolastico nel quartiere, deve ancora essere deciso se effettuare degli interventi di adeguamento sismico in quello già esistente o di demolizione e ricostruzione».

Marconi

Una alternativa tra tra adeguamento e ricostruzione che lo stesso Comitato riporta anche per il Marconi. Per la scuola a ridosso di porta Cintia, infatti, il Gruppo di lavoro costituito in seno all’Amministrazione comunale ha gettato le basi per la valutazione che attiene all’individuazione di una sede alternativa A differenza del “Majorana”, tuttavia, il Marconi riaprirà i battenti al riavvio dell’attività scolastica, per poi essere chiuso ad inizio 2018 in coincidenza con i lavori.

La Sisti e le altre

Da ultimo, il Gruppo di lavoro ha condiviso la necessità di porre al Commissario al sisma la questione inerente alla programmazione da elaborare riguardo agli interventi da eseguire per l’adeguamento e la messa in sicurezza degli altri istituti scolastici della città. Il riferimento è alla “Basilio Sisti” e alle altre scuole che hanno subito effetti lesivi in conseguenza del terremoto e anche a quegli istituti che verranno ritenuti vulnerabili all’esito dell’opera di accertamento demandata al Critevat universitario, di cui l’amministrazione comunale ha più volte sollecitato il compimento.

La critica di Petrangeli

Da parte sua, l’ex sindaco Simone Petrangeli denuncia sul tema «grande confusione ed approssimazione», sottolineando come, nonostante il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, con un’ordinanza dello scorso 11 luglio, abbia stanziato risorse importanti per l’edilizia scolastica, «la nuova Amministrazione non ha fatto nessun atto in materia».

«Nell’ordinanza – spiega Petrangeli – si stabilisce in 120 giorni il termine per depositare il progetto esecutivo dei lavori presso l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Lazio, ma è passato un mese e non è stato ancora pubblicato neanche l’avviso per individuare i progettisti».

Un dato che porta l’ex Primo cittadino a contestare i tempi annunciati dall’Amministrazione Cicchetti: «se il complesso iter per l’utilizzo di queste risorse non subirà ritardi particolari, i lavori per l’adeguamento della Scuola Marconi-Sacchetti Sassetti e la realizzazione della nuova Scuola Elementare di Villa reatina inizieranno non prima dell’estate 2018 per concludersi dopo un paio di anni».

La replica di Cicchetti

E sul discorso tempi, il sindaco Antonio Cicchetti pare dar ragione al suo predecessore, che sa «in quali condizioni ci ha lasciato il Comune», ed in particolare l’ufficio tecnico, che «è intasato e non c’è neanche l’architetto».

«Ci stiamo impegnando quotidianamente sulla questione e non credo che basteranno 120 giorni per effettuare progetti di tali dimensioni» ammette il Primo cittadino, che annuncia l’intenzione di presentare i bandi per la progettazione per poi trattare sui tempi con il commissario Vasco Errani.

Il nodo dell’adeguamento delle sedi alternative

Quello dei tempi, del resto, è un problema che riguarda anche gli immobili da trovare per assicurare il diritto allo studio senza danneggiare l’offerta formativa delle singole scuole. Il bando pubblicato lo scorso 13 giugno dalla precedente Giunta, infatti, aiuterà a individuare edifici che dovranno essere comunque adeguati per ospitare gli studenti.

Verso il Consiglio comunale

«Su un tema così rilevante – sottolinea Petrangeli – è essenziale il coinvolgimento massimo di tutte le componenti istituzionali e della comunità scolastica nella consapevolezza che l’edilizia scolastica deve essere funzionale all’offerta didattica e perché è necessario preservare tutti gli istituti comprensivi della città. Anche per questo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio comunale una convocazione straordinaria e urgente della competente Commissione consiliare».