Gender: petizione “per una scuola che insegna e non indottrina”

“In molte scuole vanno diffondendosi, senza informare i genitori, progetti educativi affidati ad associazioni Lgbt tesi a promuovere una visione della famiglia contraria a quanto affermato dalla Costituzione e una formazione sulla sessualità basata sull’ideologia del gender. Fondi pubblici destinati a una ‘strategia contro le discriminazioni’ sono destinati dall’Unar a questo scopo. A partire dalle scuole dell’infanzia si utilizzano perfino libri di fiabe attraverso i quali si vogliono rieducare gli studenti a considerare il proprio sesso biologico modificabile in qualsiasi ‘genere’ e a equiparare ogni forma di unione e di ‘famiglia’”. Per queste ragioni ProVita onlus, Age, Agesc, Movimento per la vita e Giuristi per la vita promuovono una petizione diretta al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Istruzione “affinché tutti gli studenti possano trovare nella scuola non ideologie destabilizzanti, ma un ambiente che permetta lo sviluppo sano della personalità, in armonia con le istanze etiche e il ruolo della famiglia che resta la prima responsabile dell’educazione dei figli”. Questa petizione sarà presentata in una conferenza stampa mercoledì 21 gennaio alle ore 14 al Senato, alla quale interverranno Gianfranco Amato (Gpv), Fabrizio Azzolini (Age), Toni Brandi (ProVita), Carlo Casini (Mpv) e Roberto Gontero (Agesc).