Adozioni gay, Costini (Area): la vita non si compra

Durante la mattina del 18 ottobre, Area Rieti ha manifestato nel centro storico di Rieti per dire no alle adozioni da parte delle coppie gay.

«Nell’Italia della crisi – spiega Chicco Costini – mentre la follia eurista sta affamando milioni di persone in nome del liberismo sfrenato, destrutturando il modello sociale europeo, costringendo le persone ad accettare il precariato come unica aspettativa lavorativa, si è deciso di distruggere la famiglia tradizionale, ultima realtà comunitaria della nostra epoca. Negare l’esistenza dei sessi, propagandando la filosofia gender, che trasforma orientamenti e gusti sessuali in generi alternativi a quelli naturali, equiparare il rapporto tra due persone dello stesso sesso alla famiglia naturale, diventa l’ulteriore strumento di mercificazione definitiva della nostra società».

«La sentenza assurda e criminale della Corte Costituzionale che ha permesso ad una coppia gay di adottare un figlio, dopo aver abrogato la legge sulla fecondazione eterologa, spalancando la porta alla infame speculazione delle banche del seme rappresenta l’aggressione finale ai valori tradizionali della nostra civiltà. Si vuole permettere in Italia, come purtroppo già avviene in molti paesi occidentali, alle coppie gay di acquistare letteralmente figli, trasformando – ha aggiunto – quello che dovrebbe essere un atto d’amore in un mercato della carne che dovrebbe far ribrezzo a coloro che si definiscono civili».

Costini cita il filosofo Diego Fusaro: «L’ideologia mondialista gender mira alla creazione e all’esportazione di un nuovo modello antropologico, pienamente funzionale al capitalismo dilagante: l’individuo senza identità, isolato, infinitamente manipolabile, senza spessore culturale, puro prodotto delle strategie della manipolazione».

«Per questo – conclude Costini – mentre anche settori importanti del cosiddetto centrodestra dimostrano la loro vacuità politica abbracciando la vulgata progressista, Area Rieti torna in piazza a ribadire che l’unica famiglia è quella naturale, formata da un padre e da una madre, e che i figli non sono una merce da acquistare al supermercato, ma il frutto dell’amore tra un uomo ed una donna. Oggi più che mai siamo convinti che contro il totalitarismo del pensiero unico liberal sia necessario ribellarsi, e noi non ci tireremo indietro».

Foto Massimo Renzi.