A Rieti non si nascerà più, ma sarà più semplice morire

Il Direttore Generale della Asl Gianani minaccia la disattivazione del punto nascita e del reparto oftalmico al “San Camillo De Lellis”, del laboratorio TAO al “Marzio Marini”, la progressiva riduzione dei livelli di assistenza per tutte le tipologie di assistenza e un ulteriore allungamento dei tempi di attesa.

Lo scorso 5 Marzo 18 associazioni della Provincia di Rieti riunite nel Comitato Reatino per il Diritto alla Salute organizzavano un incontro con i rappresentanti regionali Lidia Nobili, Gabriella Sentinelli, Mario Perilli e Antonio Cicchetti per chiedere il loro intervento in difesa del diritto alla salute dei cittadini reatini in risposta al piano di rientro per il grave deficit della sanità previsto dalla Regione Lazio che avrebbe determinato a Rieti la progressiva perdita di competenze e competitività e la sopravvivenza stessa di servizi essenziali.

Per tutta risposta in questi ultimi giorni è stato pubblicato il riparto dei fondi per i servizi sociali della Regione con tagli che colpiscono la sola provincia di Rieti di oltre il 30% dei fondi; tagli che si abbatteranno soprattutto sui territori più disagiati e che non consentiranno neanche l’erogazione dei LIVEAS (livelli essenziali di assistenza).

A questa notizia fanno eco le drammatiche previsioni del Direttore Generale della Asl che minaccia l’interruzione di alcuni servizi fondamentali in caso non venga approvata la richiesta di deroga al blocco della assunzioni. Gianani spiega che l’attuale organico aziendale non è adeguato né sufficiente a garantire neanche i LEA (livelli essenziali di Assistenza).

Il diniego da parte della Regione alle deroghe richieste stavolta non passerà inosservato. La mancata autorizzazione al reclutamento di detto personale determinerà particolarmente in alcuni settori conseguenze rilevanti e precisamente:

  • disattivazione del laboratorio di base e della funzione TAO presso il “Marzio Marini” (circa 500 pazienti in terapia anticoagulante orale), a far data dal 1 Aprile 2012;
  • disattivazione del punto nascite presso l’Ospedale “S. Camillo de Lellis” di Rieti, con conseguente declassamento dello stesso da sede di DEA di I° livello a sede di solo Pronto Soccorso , con necessità della popolazione residente a doversi recare negli ospedali dell’Umbria o di altra USL per l’assistenza al parto ed al neonato. Tale condizione oltre a determinare una sostanziale interruzione di pubblico servizio determinerà un sovraccarico al sistema provinciale regionale dell’ARES 118 Lazio Soccorso, visto i tempi di missione necessari per il soccorso primario alle puerpere, con allungamento dei tempi di attesa anche per il soccorso primario da parte dell’ARES 118. Quanto sopra a far data dal 1 Giugno 2012;
  • disattivazione delle prestazioni oftalmologiche nei presidi periferici di APA per “cataratta” nei presidi “Marzio Marini” di Magliano Sabina e “Francesco Grifoni” di Amatrice, con conseguente incremento della mobilità passiva in direzione Umbria (Magliano Sabina) e Marche (Amatrice). Si ritiene che tale condizione possa determinare importanti problemi di ordine pubblico in Sabina e nell’area dell’Alto Velino.
  • Quanto sopra a far data dal 1 Aprile 2012;
  • allungamento delle liste di attesa dei tempi per le seguenti specialità: radiodiagnostica e diagnostica d’immagine, oftalmologia, chirurgia vascolare, radioterapia, oncologia, con le conseguenti note ricadute amministrative;
  • progressiva riduzione dei livelli di assistenza per tutte le tipologie di assistenza e su tutto il territorio della provincia, in concomitanza dell’inizio della stagione estiva (periodo ferie) con allungamento dei tempi di attesa e numero casi trattati in assistenza domiciliare ridotti, riduzione dei livelli di assistenza relativi a salute mentale, a dipendenze, a pazienti fragili, a prevenzione sui luoghi di lavoro, alimenti, salute pubblica umana e veterinaria, riduzione dei posti letto ospedalieri ed allungamento ulteriore dei tempi di attesa, riduzione degli orari di apertura degli uffici al pubblico, allungamento dei tempi necessari all’istruzione delle diverse procedure.

Se questi sono gli effetti a breve scadenza non è difficile immaginare cosa accadrà nel lungo periodo: Rieti diventerà una città FANTASMA dove NON SI NASCE più e dove sarà più facile morire.

Associazioni e cittadini non sono più disposti ad accettare passivamente il risultato di una cattiva gestione degli attuali e dei precedenti governi regionali e locali. E’ stata pertanto richiesta udienza dal Prefetto ed è prevista per Venerdì 13 Aprile una manifestazione di protesta contro questo accanimento irrazionale verso la nostra Provincia che ne determinerà necessariamente il progressivo disfacimento.

Alcli Giorgio & Silvia
Amar – Associazione Malattia Alzheimer Rieti
Anmic – Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili
Anteas – Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà
Arvo – Associazione Reatina Volontari Ospedale
Auser Rieti – Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà
Cittadinanzattiva Rieti
Associazione Tracce