Donne

Violenza contro le donne, la voce di un giovane: «Vorrei un modello di mascolinità che non sia tossico»

Una riflessione per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che vuole essere un monito per tutti, ma soprattutto per i coetanei

«Nell’impegno costante contro la violenza sulle donne è bene rivolgersi innanzitutto agli uomini, ricordandogli che applicare o meno la forza non è una concessione che dipende da loro, un capriccio al quale rinunciare solo quando vogliono farsi dire che sono bravi», ci tiene a dire lo studente Davide Scorretti, una giovane voce che proviene dalla parrocchia di Madonna del Cuore.

Una riflessione per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che vuole essere un monito per tutti, ma soprattutto per i coetanei.

«Sarebbe bene aderire all’invito del cantautore Niccolò Fabi, cominciamo ad insegnare la gentilezza nelle scuole / che non è dote da educando ma virtù da cavaliere. Vorrei che prendessimo sul serio queste parole – spiega Davide – e cominciassimo ad insegnare concretamente la gentilezza a casa e nelle scuole, stabilendo con il nostro esempio quotidiano un modello di mascolinità che non sia tossico. Perchè ci siano risoluzioni delle contese libere dal mezzo discriminante della violenza, che pongano i ragazzi nella condizione di poter emulare uomini delicati e disponibili al dialogo, distanti dal machismo dei leader mondiali e finalmente in grado di spogliarsi senza vergogna del presunto “primato di genere” che hanno ingiustamente ereditato dalla storia».

«Un consiglio a tutti i maschi come me: ora che si avvicina il Natale, torniamo ad osservare il coraggio di Giuseppe, “uomo giusto” proprio in virtù della rettitudine dimostrata nel saper “farsi di lato” e sostenere la decisione apparentemente irrazionale della sua sposa», conclude lo studente.

«Affinché queste non siano parole al vento, però, cominciamo noi per primi ad imparare e a mettere in pratica ciò che riteniamo giusto insegnare ai bambini».