Usciva 50 anni fa il primo disco di Lucio Battisti

A cinquant’anni dall’uscita del primo disco di Lucio Battisti (Per una lira, pubblicato il il 23 luglio 1966), il bimestrale di cultura musicale «Vinile» dedica la copertina e un lungo articolo al cantante di Poggio Bustone. Il 1966 è stato un annus mirabilis ricco di incontri importanti, collaborazioni e soddisfazioni per un artista che di lì a poco cambierà per sempre la musica italiana.

Il primo 45 giri di Battisti contiene Per una lira e Dolce di giorno, entrambi i pezzi già incisi da gruppi affermati. Dolce di giorno era il lato bi di Sognando la California dei Dik Dik. Per una lira fu affidato da Adriano Celentano ai Ribelli, uno dei gruppi del Clan. La casa discografica Ricordi era un po’ scettica sull’opportunità di lanciare Lucio come solista. C’è voluta l’ostinazione di Mogol, vero deus ex machina, per convincerla.

Il racconto dettagliato dell’ambiente discografico di quel periodo è sorprendente. Battisti era allora autore, musicista e collaboratore di molti artisti. Che importa a me, interpretata da Milena Cantù ‘La ragazza del Clan’, era un suo pezzo. E poi i Profeti, Ornella Vanoni e Boby Matano, con cui si era fatto le ossa girando il mondo per tre anni nel gruppo dei Campioni

Tra foto d’epoca e copertine ci sono anche due articoli del settembre 1966 tratti dalle riviste «Giovani» e «Successo». Entrambe ricordano di quando Lucio a 12 anni iniziò a suonare la chitarra e definiscono la sua voce roca, strana e indifferente. Addirittura viene definito il Bob Dylan italiano, definizione che lui stesso rifiuta: «Dylan è soprattutto un ribelle. Io mi limito a parlare delle cose piccole e grandi della vita così come le sento» dichiarava a «Successo».

Pochi mesi prima di Per una lira c’era stato il Festival di Sanremo. All’epoca ogni casa discografica pubblicava un LP con tutti i brani in gara, sostituendo con cover i pezzi delle altre etichette. Battisti interpretò Adesso sì di Sergio Endrigo, sempre per la Ricordi. Lo stesso Endrigo ricorda come quella canzone gli fruttava molto di Siae proprio grazie a quel’interpretazione.

Insomma un anno speciale, il primo da ‘vero’ cantante. Lucio non era ancora la star indiscussa del panorama italiano, tuttavia iniziava a far parte di un mondo vitale e creativo come quello musicale d’allora. Il primo disco di Lucio vendette solo 500 copie, eppure la leggenda stava iniziando.