Una webcam per il Comune

Arriva dal gruppo consiliare Udc – Rilancio per Rieti la richiesta al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco affinché «il Consiglio Comunale, deliberi, ad integrazione di quanto previsto dal Regolamento Comunale» per autorizzare la diffusione tramite il rinnovato sito istituzionale del Comune delle sedute del Consiglio Comunale e delle commissioni Consiliari.

Per l’esattezza si chiede di dare «mandato alla Giunta di provvedere nel più breve tempo possibile all’istallazione della necessaria strumentazione per rendere possibili le riprese audio e video delle Commissioni permanenti oltre che delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale e predisporre l’immediata pubblicazione delle stesse in streaming real-time (in diretta), sia on-demand (in differita – archivio) sul sito istituzionale»

La proposta viene mossa ricordando che «il programma politico del Sindaco Petrangeli alle elezioni amministrative 2012 metteva in risalto l’importanza dell’informazione e della trasparenza dell’attività politica» e che «il Sindaco ha più volte rimarcato la volontà di improntare il suo mandato nell’ottica, per l’appunto, della trasparenza d’esercizio dell’azione amministrativa».

A tal proposito si sottolinea che «le sole sedute del Consiglio Comunale attualmente sono trasmesse in diretta televisiva su RTR», mentre «già numerose amministrazioni locali (tra gli esempi più evidenti, il Comune di Venezia e di Napoli, e quello di Firenze già dal 2003) hanno adottato la decisione di rendere pubblico il Consiglio Comunale e le Commissioni in streaming»

Nella richiesta viene inoltre fatto presente che «il garante della privacy si è già espresso positivamente nel 2002 in merito alla pubblicazione in streaming dei Consigli Comunali in riferimento alle normative vigenti (D.Lg. n. 267/2000)» ed è stato verificato che la videopubblicazione dei lavori del Consiglio e delle Commissioni Comunali sul sito web del Comune, «se realizzata sfruttando tecnologie open source e le attuali infrastrutture del Comune, è praticamente a costo zero (hardware già a disposizione, software gratuito od open source, poche comunissime e modestissime WebCam ed una connessione ad Internet già disponibile all’interno del Municipio)»; tanto più che «la videoregistrazione, essendo realizzata al solo scopo documentativo e dovendo essere adattata ad una distribuzione via internet (quindi con requisiti qualitativi modesti) può essere effettuata da una postazione fissa, senza la necessità di un operatore specializzato ed utilizzando uno dei numerosi mezzi che la tecnologia mette ormai a disposizione».

«In tal modo – si conclude nell’instanza – si favorisce il contatto dei cittadini, soprattutto giovani, con l’attività amministrativa. I Comuni che hanno adottato tale politica di diffusione delle informazioni hanno riscontrato un deciso incremento della partecipazione dei consiglieri alle sedute ma, soprattutto, un sensibile incremento della partecipazione diretta dei cittadini alle attività dell’Amministrazione Comunale» e «l’eventuale successo dell’iniziativa porterebbe a lievitare il numero di accessi al sito web del Comune con conseguenti benefici anche per le altre sezioni dello stesso».