Tutta la Chiesa in un solo volume

In copertina si annuncia come un “Compendio di dati e notizie”, ma il nuovo libro su “La Chiesa di Rieti”, curato da don Luciano Candotti, ha l’aspetto imponente delle grandi opere e mette a disposiszione molto più di quanto non voglia concedere nella dichiarazione del frontespizio.

Erede dell’Atlante e dell’Annuario editi in passato dalla diocesi, il testo ne aggiorna e riorganizza i contenuti, mettendo in relazione il passato e il presente della Chiesa reatina, con l’idea che la conoscenza del suo patrimonio sia di aiuto anche nel garantire il suo futuro nella fede. Così, superati i preamboli, il libro si apre con un’articolata serie di notizie storiche, da quando queste si perdono nella leggenda fino ai giorni nostri. Una ricognizione di fatti che non manca di dar conto delle diverse conformazioni dei confini, delle annessioni e delle perdite che si sono susseguite per dare coerenza amministrativa ai cambiamenti sociali e politici nei territori.

Si parla poi dell’organizzazione attuale, e in particolare dell’articolazione degli uffici di governo della diocesi nelle tre aree pastorali della Carità, della Liturgia e dell’Evangelizzazione, della distinzione tra gli uffici pastorali e quelli tecnico-amministrativi, della forma degli organismi di partecipazione, entrando nel merito di ciascuna struttura.

Superata una veloce ricognizione dei beni della diocesi (Palazzo Papale, Seminario, Casa Buon Pastore, ecc.), si apre la parte più corposa del volume, quella dedicata alle zone pastorali e alle loro parrocchie: un ampio capitolo che dà conto in modo certosino, chiesa dopo chiesa, di quanto sia ricco e articolato il patrimonio di fede della Chiesa locale. E quello sulle parrocchie non è solo uno spaccato degli edifici, ma anche delle tradizioni, delle emergenze artistiche, e di qualunque altro dato notevole.

Come annuncia la copertina, sulla quale è riprodotta la chiesa di Sant’Agostino di Amatrice, ferita dal terremoto, delle parrocchie colpite dal sisma il lavoro di don Luciano offre la doppia immagine del “com’era” e dello stato attuale degli edifici, per senso di realtà e pungolo alla ricostruzione.

In appendice al volume, nella sezione “Persone e organismi” si trovano i nomi e i contatti di tutto il mondo che ruota attorno alla diocesi, oltre agli elenchi dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose e dei diaconi e un funzionale apparato di statistica generale.

Non manca attenzione al contesto francescano in cui è inserita la dicoesi, tanto che la quarta di copertina si richiama apertamente ai santuari di Greccio, Fonte Colombo, Poggio Bustone e La Foresta.

Il libro, pur contando più di 630 pagine, risulta agile e funzionale, sia per la consultazione veloce, sia per farsi un’idea più completa del contesto della Chiesa locale.