Petrangeli: sviluppo sostenibile, non più una scelta, ma un obbligo

Oggi, 11 marzo, è un anno dalla catastrofe di Fukushima, che ha avuto come vittime inermi uomini, donne e bambini. E forse ancora non si può comprendere la portata di quel disastro sotto l’aspetto umano ed ambientale. A Fukushima, uno tsunami ha travolto la centrale nucleare. Diciannovemila morti e settecentomila sfollati. Oggi si parla, dopo un anno, di 90 milioni di tonnellate di liquido contaminato presente nell’impianto, 500 tonnellate al giorno che vengono rilasciate nell’oceano e una contaminazione che durerà per oltre trent’anni.

L’impianto nucleare di Fukushima era definito ad alta sicurezza, ma il comitato inviato dalle Nazioni Unite ha riscontrato molti errori, alcuni fatali, verificatisi durante la progettazione. Per questo dobbiamo fare un passo indietro e cercare di cambiare il futuro del mondo e dell’ambiente guardando ad un nuovo modo di produrre energia. La green economy è uno di quelli. Farlo è possibile, anche nella nostra realtà. Lo ha ribadito anche Angelo Consoli, direttore Circolo Europeo Terza Rivoluzione Industriale e braccio destro di Jeremy Rifkin, che in apertura del suo intervento, durante il convegno “Il futuro nel presente. Le energie rinnovabili per un nuovo sviluppo del territorio”, organizzato dal Comitato “Mettici del tuo”, ha ribadito come “si stia ormai aprendo una nuova stagione per Rieti e per il mondo”.

Un messaggio importante anche per Rieti e per il suo futuro che è in pericolo e per questo la politica deve volgere il suo sguardo verso questo futuro. Il tema vero è come Rieti sarà dopo la crisi e come guarderà ad una nuova economia locale coniugando le ragioni del lavoro con quelle dell’ambiente. Rieti può diventare la culla dell’economia verde grazie a soggetti che promuovano lo sviluppo locale guardando all’ambiente e a quei finanziamenti pubblici ed europei troppo spesso dimenticati da chi ha governato sinora.

Serve un’idea di politica che proietti questa città nel futuro e verso l’Europa unendo mondo delle imprese e cittadini che promuovano insieme uno sviluppo diverso. L’idea è che solo guardando al futuro, ma agendo nel presente, potrà essere programmata una vita nuova, diversa e migliore in questa città per le nuove generazioni. Per questo è stata già avanzata alle forze economiche e sociali della città l’idea di realizzare insieme il piano energetico cittadino e il piano di sostenibilità energetica e ambientale del territorio, guardando al programma Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Su questo puntiamo e su una serie di progetti che guardino all’ambiente urbanizzato (inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni); Infrastrutture urbane come teleriscaldamento, illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti; una pianificazione urbana e territoriale; fonti di energia rinnovabile decentrate; politiche per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana; coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, partecipazione della società civile promuovendo comportamenti intelligenti in fatto di energia da parte di cittadini, consumatori e aziende.