Saldo il rapporto tra Chiesa di Rieti e comunità ucraina / La lettera

«Da più di 10 anni a Rieti esiste una comunità greco-cattolica ucraina. Durante questo tempo la comunità è cresciuta e si è sviluppata grazie a dei sacerdoti che erano responsabili per la pastorale, grazie ai fedeli ucraini e grazie all’appoggio ed aiuto da parte della Chiesa Cattolica Italiana di Rieti ed altri organizzazioni della città».

Lo ricorda in una lettera alla redazione il cappellano P. Yosafat Andriy Koval, OSBM, che ringrazia «il vescovo di Rieti Domenico Pompili, che appoggia sempre e stimola la nostra comunità. Nella persona di Sua Eccelenza sentiamo un buon e attento pastore e padre. Grazie per tutto! Da nostra parte assicuriamo fedeltà ed obbedienza».

Ringraziamenti anche a «Don Fabrizio, parroco della parrocchia Regina Pacis, che ci ha dato la sede per la scuola ucraina. Don Fabrizio è sempre disponibile ad aiutare la nostra comunità. Grazie mille!».

«In modo speciale – aggiunge P. Yosafat – vorrei ringraziare le suore domenicane del convento di Sant’Agnese. La loro chiesa è diventata come una casa per la comunità ucraina. Preghiamo per Voi, Sorelle!».

Altri calorosi ringraziamenti vanno «a un grande amico: il diacono Arnaldo Proietti, direttore dell’ufficio “Migrantes”. Il diacono Arnaldo non soltanto aiuta ma partecipa attivamente nella vita della comunità ucraina, molte volte anche concelebrando con noi. Grazie, nostro grande amico!».

«Vorrei anche ringraziare Antoniella Liorni, la responsabile del progetto Sprar per conto della Caritas. Con il suo aiuto ed appoggio è possibile realizzare tutto quello che abbiamo progettato. Infine – conclude il cappellano – vorrei ringraziare tutti quelli che appoggiano la nostra comunità così che la città di Rieti è diventata per tutti gli ucraini come una casa, non ci sentiamo più stranieri. Grazie mille. Che Dio benedica tutti Voi! Con preghiera e in nome di tutta la comunità greca-cattolica ucraina».