Rieti, dal 16-29 settembre torna il Reate Festival

Alcune novità per il Reate Festival nella nuova edizione del 2012: dalle date (si svolgerà in settembre), ad un centro tematico indirizzato verso la vocalità in genere, estendendo la precedente vocazione al Belcanto ad un più ampio percorso stilistico e cronologico, fino ad una speciale attenzione per i giovani interpreti: eccellenze per lo più formatesi nel nostro Paese, dagli esordienti ai già acclarati interpreti nei circuiti internazionali.

Inaugurazione e chiusura saranno affidate al teatro musicale in forma scenica con una nuova produzione, l’Adina di Rossini, e Gianni Schicchi di Puccini in coproduzione con l’Accademia di Santa Cecilia. In entrambi gli allestimenti giovani ma già affermati cantanti di Opera Studio e la direzione di Carlo Rizzari.

Poi per il repertorio antico Fabio Biondi con Europa Galante, Anna Caterina Antonacci con l’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri; Giovanni Bellucci per il repertorio pianistico lisztiano ispirato al teatro d’opera; e ancora operisti trascritti per ensemble strumentale con gli European Wind Soloists. E poi i grandi ensemble, il Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani nei Carmina Burana e la nuova Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma in uno dei suoi primi concerti.

La quarta edizione del Reate Festival presenta elementi innovativi e allarga i propri orizzonti verso un più ampio arco cronologico. Il Belcanto, centro tematico del Festival dalla sua nascita, resta il nucleo da cui si irraggiano percorsi stilistici diversi nel denominatore comune della vocalità. Due allestimenti di teatro musicale in forma scenica, concerti di vocalità barocca e settecentesca, ensemble corali e strumentali sempre ispirati alla vocalità e il pianoforte solistico in virtuosistiche parafrasi da temi d’opera. Otto appuntamenti complessivi in cui l’accento è posto sui giovani interpreti, eccellenze formatesi per lo più nel nostro Paese, agli esordi o già parte dello star-system.

L’apertura il 16 settembre: spostata sul finire dell’estate la collocazione cronologica del festival per evitare al pubblico la sovrapposizione con il periodo delle ferie, in una città tornata attiva e pronta ad accogliere i numerosi amici del Reate Festival.

Gianni Schicchi di Puccini lo spettacolo inaugurale, un allestimento in forma scenica coprodotto con l’Accademia di Santa Cecilia con i giovani ma già affermati cantanti di Opera Studio, la scuola diretta da Renata Scotto. L’Ensemble Novecento, formato dai migliori elementi dei prestigiosi corsi di Perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia, è diretto da Carlo Rizzari; la regia è di Cesare Scarton.

Ancora i solisti di Opera Studio per i Carmina Burana di Carl Orff (martedì 18 settembre) nella versione per due pianoforti e percussioni diretta da Francesco Lanzillotta, protagonista il Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani. In uno dei suoi primi concerti fuori sede, poco più che al debutto l’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Nicola Paszkowksi (22 settembre) porterà le straordinarie energie dei più giovani e validi strumentisti selezionati in tutta Italia in un programma che da Mozart a Martucci approda alla grande Incompiuta di Schubert.

Alle origini del Belcanto: Claudio Monteverdi e Henry Purcell” è il titolo del recital di Anna Caterina Antonacci con l’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri (20 settembre). Un programma che sta entusiasmando le più importanti sale da concerto di tutto il mondo, in cui i concerti strumentali di Corelli, Geminiani e Martini si alternano a capolavori vocali di Monteverdi e Purcell.

Quasi cronologicamente una continuazione il raffinato programma proposto da Europa Galante diretto da Fabio Biondi (26 settembre) con musica strumentale di primo ‘700 (Brioschi, Nardini) alternata ad arie di Haendel e Purcell cantate dal mezzosoprano Marina Di Liso.

Il Belcanto in versione strumentale è poi il protagonista di due appuntamenti: le trascrizioni per decimino di fiati tratte da opere di Rossini e Donizetti proposte dagli European Wind Soloists, ensemble formato da strumentisti appartenenti a importanti orchestre europee (21 settembre), e il recital di uno straordinario pianista come Giovanni Bellucci (26 settembre) dedicato alle grandi parafrasi di Franz Liszt da Verdi e Wagner, quasi un’anticipazione del grande anniversario della nascita dei due maggiori compositori del teatro musicale romantico che ricorrerà l’anno prossimo.

La chiusura il 29 settembre è con una produzione del Reate Festival di Adina di Rossini in forma scenica, un’opera di rara esecuzione che verrà proposta nell’edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro. I giovani cantanti di Opera Studio insieme all’Ensemble Novecento sono diretti da Carlo Rizzari, il Belcanto Chorus è diretto da Martino Faggiani, la regia di Cesare Scarton.

Le opere e i concerti delle grandi formazioni si svolgeranno in uno dei più bei teatri del patrimonio artistico italiano, il Teatro Flavio Vespasiano, vero gioiello architettonico dalla straordinaria acustica. I concerti cameristici avranno invece una sede più raccolta ma molto prestigiosa nell’Auditorium Varrone, nato dal restauro realizzato dalla Fondazione Varrone del complesso monumentale della Chiesa di S.Scolastica e adibito per ospitare importanti manifestazioni artistiche e culturali.

Il Reate Festival, fondato e diretto per le prime tre edizioni da Bruno Cagli, Presidente dell’Accademia di Santa Cecilia, per questa quarta edizione è sotto la diretta responsabilità di Lucia Bonifaci e Cesare Scarton, rispettivamente sovrintendente e direttore artistico nel nuovo organigramma della Fondazione Flavio Vespasiano.

Gli spettacoli del sabato e della domenica sono alle 18 (16, 22, 29 settembre), tutti gli altri alle 21.