Riduzione degli uffici postali: l’opposizione della Cgil

La Camera del Lavoro CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene, insieme al sindacato dei Pensionati e alla SLC, il sindacato dei lavoratori delle Poste, esprimono netto dissenso alla riorganizzazione dell’azienda Poste Italiane che prevede dal prossimo settembre la chiusura e la riduzione al 50% di molti uffici postali presenti nel territorio.

«Chiudono in provincia di Rieti gli uffici presenti nei comuni di Petrella Salto, Tarano, Rocca Sinibalda e nel Comune di Rieti, la posta del Monte Terminillo – spiega il Segretario, Walter Filippi – nella Provincia di Roma chiuderanno gli uffici di Cretone, nel comune di Palombara Sabina e San Vittorino, nell’ambito del VI Municipio. Vedranno riduzioni importanti, invece, nella provincia di Rieti, gli uffici di Fara Sabina, Configni, Famignano, Orvinio, Pozzaglia Sabina e Longone Sabina».

«Si tratta di un’inaccettabile taglio ai diritti sociali perché verranno penalizzate le fasce sociali più deboli, in particolare i pensionati. Si interviene inoltre su località montane, spesso isolate e con sistema di trasporto e strutture stradali già inadeguati. Ciò produrrà enormi disagi ai cittadini e a tutte le comunità dando un ulteriore colpo allo sviluppo di territori già pesantemente colpiti dalla crisi» aggiunge Filippi.

«La Cgil si opporrà in tutti i modi – afferma il segretario Generale Luigi Cocumazzo – coinvolgendo innanzitutto cittadini, ma anche e Amministrazioni locali, i Sindaci e le istituzioni Nazionali e Locali».