Reate Festival: arriva lo Stabat Mater di Pergolesi

Dopo l’opera la musica vocale e strumentale sacra e profana. Un’alternanza e una varietà di registri espressivi a cui Europa Galante, orchestra in residence del Festival, e Fabio Biondi ci hanno abituato negli ultimi anni. Così dopo le scintille e la brillantezza di Cenerentola entriamo nella vocalità dolorosamente espressiva dello Stabat Mater di Pergolesi, una delle composizioni di musica sacra più amate ed eseguite di tutti i tempi. Le due voci femminili solistiche saranno quelle di due giovani cantanti emergenti, già più volte presenti nelle edizioni precedenti del Reate Festival. Adriana Di Paola e Damiana Mizzi, entrambe perfezionatesi con Renata Scotto nella straordinaria fucina di talenti dell’Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e ormai scritturate in importanti stagioni operistiche, dopo aver ricoperto i ruoli di Tisbe e Clorinda in Cenerentola si immedesimeranno da protagoniste nel testo dello Stabat Mater del frate francescano Jacopone da Todi. Un testo che ha ispirato innumerevoli compositori dal Cinquecento fino ai nostri giorni. Nel 1735 fu la confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo a commissionare al giovane Pergolesi uno Stabat, ultimato solo pochi mesi prima della sua morte prematura, a soli ventisei anni. Talmente grande fu il successo e la notorieta` della composizione, che anche Johann Sebastian Bach utilizzò la musica di Pergolesi nella sua cantata Tilge, Höchster, meine Sünden.

Una scelta certamente non casuale, quella dello Stabat Mater, dato che il territorio reatino ha stretti vincoli con la spiritualità, in particolare con quella francescana: la valle reatina dove corre una delle più antiche vie consolari, la Salaria, è disseminata di santuari francescani che nascono in armonia con il contesto ambientale, votati a scorgere l’impronta divina in ogni aspetto della realtà.

Nella prima parte del concerto, l’ensemble Europa Galante diretto da Fabio Biondi eseguirà brani di rara esecuzione quali il Concerto per flauto traverso, due violini e basso  di Nicola Porpora e il Capriccio stravagante di Carlo Farina.

Il terzo e ultimo appuntamento che vede Fabio Biondi sul palcoscenico del Festival per questa edizione sarà il 25 settembre quando in duo con la clavicembalista Paola Poncet proporrà un recital dedicato alla storia del violino nel  Settecento.  

Ricordiamo che il Festival quest’anno avrà un numero maggiore di eventi rispetto alle precedenti edizioni e si protrarrà quest’anno fino al 15 novembre proponendo tra l’altro concerti solistici e cameristici, musica e poesia con Milena Vukotić e Angela Annese, il pianoforte a quattro mani di Alexander Lonquich e Cristina Barbuti, un concerto di canto, concerti d’organo, e l’Orchestra Giovanile di Roma.

LE  INTERPRETI

Damiana Mizzi si è diplomata in canto al Conservatorio di Monopoli; ha frequentato il corso di alto perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia “Opera Studio” con Renata Scotto perfezionandosi successivamente con Mariella Devia. Ha debuttato giovanissima nel ruolo di Rosina (Il barbiere di Siviglia di Paisiello) interpretando successivamente Gianni Schicchi, La Bohème e Così fan tutte (Accademia di Santa Cecilia e Reate Festival 2011 con Kent Nagano). Allo Stresa Festival ha cantato Il matrimonio segreto diretta da Andrea Battistoni (2010).

Nel 2013 ha debuttato al Rossini Opera Festival con Il viaggio a Reims e al Ravenna Festival ha cantato Falstaff. Al Teatro dell’Opera di Roma ha cantato Giannetta (L’elisir d’amore) diretta da Donato Renzetti e Barbarina (Le nozze di Figaro, direttore Rolando Boer), al Teatro Regio di Torino Suor Angelica.

Adriana Di Paola si diploma giovanissima in canto con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Trapani. Tra i maggiori successi delle ultime stagioni ricordiamo I vespri siciliani al Teatro Regio di Parma (Festival Verdi 2010), Amelia al ballo di Menotti al Festival dei Due Mondi di Spoleto e Il viaggio a Reims nella produzione dell’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival. Al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia ha cantato Le nozze di Figaro diretta da Andrea Battistoni e Ariadne auf Naxos diretta da Sir Colin Davis.

Ha debuttato con successo al Glyndebourne Festival partecipando ad Ariadne auf Naxos diretta da Vladimir Jurowski, e all’Accademia di Santa Cecilia ha preso parte alla Petite messe solennelle diretta da Sir Antonio Pappano.

Più recentemente ha interpretato I vespri Siciliani al Teatro Real di Madrid e il Requiem di Mozart al San Carlo di Napoli. Tra i suoi progetti futuri ricordiamo La Cenerentola a Brema con Europa Galante e Fabio Biondi e l’Incoronazione di Poppea alla Scala di Milano.