Poster del Papa e pietre dello scandalo

Eccomi qui in prima persona, la pietra dello scandalo, quella che ha avuto la faccia tosta di lamentarsi per il poster del Papa in un edificio pubblico come il Municipio. Voglio chiarire alcune cose:

1) Pur facendo parte del Movimento Rieti Virtuosa, non ero candidata alle scorse amministrative (e poi, come direbbe Di Pietro “che c’azzecca?). La mia è una posizione personale e, come ben ha spiegato Carmen Silipo nel suo intervento, in Rieti Virtuosa convivono pluralità di anime e di opinioni.

2) Non sono abituata a contar balle e il mio racconto dei fatti è assolutamente veritiero (erano presenti altre persone, oltre a me e il sindaco, che possono confermarlo).

3) A proposito della sensibilità e della delicatezza del sindaco, sono d’accordo, si evince chiaramente dal suo comportamento “in punta di piedi” per non inimicarsi nessuno e per quieto vivere, ma si accorge che in questo modo calpesta senza delicatezza amici e compagni coi quali, fino a poco tempo fa, condivideva opinioni e lotte anche di principio? D’altre parte esiste una folta letteratura sul carattere degli italiani, dal Leopardi, al De Sanctis a Luigi Barzini, che dimostrano come lo stare in mezzo, il non esporsi troppo, sia una caratteristica dell’italiano, soprattutto di chi ha posti di potere o vuole far carriera, ma anche dell’uomo medio, che tiene a mantenere il poco che ha, e si muove come una banderuola, secondo dove soffia il vento, fregandosene dei principi.

4) A proposito ancora del “rispetto dell’intimo dell’uomo”, cosa c’è di “intimo” in una gigantografia del papa esposta là dove non dovrebbe stare? (Informo che è comparso anche un Padre Pio e un paio di santini affacciati al vetro e benedicenti).

5) Domando: perché nelle chiese, sotto il Crocifisso, i preti non appendono il ritratto del Presidente della Repubblica? Mi si risponderà che la Chiesa è un luogo sacro, che c’entra il Presidente della Repubblica? Esatto! Allora è vero che l’Italia è una Repubblica laica dove Stato e Chiesa sono separati? Non ve ne eravate accorti?

È dalla presa di Porta Pia che è così! Perché allora il Presidente no e il Papa sì?

Conclusione: che posso farci se manca l’elasticità intellettuale per capire una cosa tanto semplice come questa? Per capire che non c’entra niente il credere o il non credere, in questa faccenda? Posso limitarmi a commiserare una certa ristrettezza di vedute.

Voglio però esortare chi la pensa come me a uscire allo scoperto e prendere una posizione. Non dimenticate che tra i cattolici impegnati, ce ne sono molti che queste cose le capiscono molto bene e sanno dove è la vera fede (Don Gallo, per esempio, ma tanti altri che conosco personalmente).

One thought on “Poster del Papa e pietre dello scandalo”

  1. Gianfranco Paris

    La voglia di potere trasforma tutti. Anche coloro che hanno predicato contro per tanti anni, come Rutelli per esempio, di fronte al potere si sono subito addomesticati.

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