Pescetelli (Cisl): un “No” deciso all’incalzante declino di Rieti

«Il positivo riscontro scaturito dalla fiaccolata/manifestazione in favore del lavoro e, soprattutto, a sostegno della difficile vertenza-Schneider Italia non può certo restare un semplice momento da consegnare alla storia cittadina»: questo il pensiero della Cisl di Rieti, dice Bruno Pescetelli.

Che aggiunge: «Dopo una più o meno indiretta acquiescenza, la cittadinanza,  le forze imprenditoriali e di categoria produttiva, le Istituzioni hanno recepito il grido delle lavoratrici e dei lavoratori della Schneider Italia, scendendo pacificamente in strada per riaffermare un “No” deciso all’incalzante declino che sta avvolgendo il territorio di Rieti e provincia. Le organizzazioni sindacali in particolare, ancora una volta, hanno dimostrato il loro ruolo fondamentale nei confronti di una vertenza particolarmente odiosa e legata a interessi che travalicano lo stesso confine nazionale per innestarsi nei meandri complicati dei giochi delle multinazionali, mirati soltanto a un risparmio sul costo del lavoro, senza badare tanto al passato, indubbiamente glorioso, realizzato ogni giorno da circa quarant’anni grazie ai sacrifici delle maestranze tutte».

«Ora, però – prosegue Pescetelli – dopo questa prima risposta data dalla città, tocca alla politica far sentire forte la sua voce, attraverso istanze sia a livello nazionale che europeo: ad oggi non abbiamo avuto notizie di interrogazioni parlamentari od altro».

«Quella stessa politica incapace di fronteggiare le crisi continue che hanno investito il Nucleo Industriale Rieti/Cittaducale, distratta da meri interessi di parte, avviluppata da retoriche, quanto pericolose, promesse su un “faremo…” irrealizzato e sempre più lontano nei suoi tempi di attuazione. E se quel 1994, dopo la marcia dei 4000 contro l’addio della Texas Instruments, oggi viene ricordato come un parallelo da non dimenticare, ebbene sia la politica ad affiancarsi ai protagonisti della fiaccolata per ridare certezze alle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori della Schneider Italia, senza dimenticare quelle delle altre aziende (vedi Ritel) e dell’indotto, parimenti in crisi di futuro».

«Da venerdì, quel grido “Lavoro / Lavoro / Lavoro”, levatosi alto tra luci spente e serrande abbassate, sia anche il succo degli interventi della politica: comunale, provinciale, regionale, affinché il problema Rieti  approdi al Parlamento Europeo, al Governo Italiano, al Parlamento nazionale. E questo da subito, ben sapendo del passaggio ministeriale che ci attenderà in settimana».

La nota della CISL di Rieti si conclude con un pensiero a chi è stato tra i protagonisti della fiaccolata di venerdì scorso: «Come accadde nel 1994, allora fu il Vescovo Giuseppe Molinari, a guidare la marcia-anti Texas, oggi diciamo grazie al Vescovo Delio Lucarelli per aver subito espresso il pensiero personale e della Istituzione rappresentata, schierandosi al fianco della lavoratrici e dei lavoratori della Schneider Italia. Che sia questo il vero percorso da intraprendere: non ripieno di vuote parole ma un concreto costruire rinnovate speranze e altrettante certezze di ripresa economica, attraverso la riscoperta di una ritrovata unità d’intenti collettiva, nel nome di quei valori tanto a cuore alla Dottrina sociale della Chiesa, affinché non il profitto, ma la persona umana guidino ogni progetto di costruzione di un domani mai più incerto».