Pasqua, momento di vita nuova

Durante l’omelia della Messa pasquale, il vescovo di Rieti Delio Lucarelli si è soffermato sul significato della Pasqua, sulle modalità attraverso cui l’intuizione di questo momento decisivo della storia dell’uomo può prendere corpo nella vita di ogni giorno.

«Il passaggio dalla morte alla vita – ha spiegato – è il passaggio da una vita non pienamente vissuta, lasciata a metà, ad una nella quale dovremmo far risaltare gli aspetti belli che abbiamo ricevuto e riempirla di opere di bene».

Si tratta innanzi tutto di «Accogliere Cristo nella nostra vita» ha aggiunto il presule: un modo di stare al mondo nel quale il Signore invita a «dare un contributo perché questa vita nuova possa diventare un fatto concreto».

«Tanti nostri fratelli sono costretti a scelte di vita mediocri – ha ricordato mons. Lucarelli – la Pasqua è un sussulto di dignità da offrire a questa gente».

Ma Pasqua è anche quando «in qualche modo siamo felici di quello che la vita ci ha messo a disposizione, di quello che siamo riusciti a costruire, a fare, a volere attraverso il nostro impegno».

Per questo dovremmo chiedere al Signore: «fa che io senta questa vita nuova come una scelta che posso fare, che debbo fare».

«Dobbiamo cambiare modo di pensare, di ragionare, di vivere – ha incalzato il vescovo – dobbiamo metterci al fianco di chi si trova in sofferenza, e aiutarlo a uscire dalla situazione di ingiustizia».

Una possibilità, una realtà, una necessità di giustizia che si fa avanti e trova forza e riscontro proprio nel momento della resurrezione di Cristo: «sentiamo la Pasqua come momento in cui prendiamo la spinta per vivere con maggiore apertura e dignità per noi e per gli altri. E quando avremo fatto questo, quando ci impegneremo a far questo, noi potremo dire in maniera sincera buona Pasqua».