Rieti Sport Festival

Lo sport come chiave della ripartenza nelle tante voci del Rieti Sport Festival

Aperto da Valentina Vezzali, il festival dello sport in chiave reatina ha visto alternarsi sul palco tanti talenti dello sport e dello spettacolo eni suoi primi due giorni di attività

Si è aperta alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, Valentina Vezzali, la VI edizione del Rieti Sport Festival nel teatro Flavio Vespasiano.

Nel “salotto sportivo” del giornalista Stefano Meloccaro, Valentina Vezzali ha parlato dell’importanza dello sport per i giovani e la necessità di promuovere la cultura sportiva in Italia e si è commossa nel rivedere il video di tutti i suoi successi. Il Sottosegretario ha ricordato gli effetti sui giovani e sui bambini della mancanza di attività sportiva in questo lungo anno di pandemia di fronte a una platea delle grandi occasioni: al Vespasiano erano infatti presenti tutte le massime autorità civili e militari del capoluogo sabino.

Sul palco, oltre ai campioni del Basket, Giacomo Galanda e Massimo Bulleri, anche l’atleta non vedente Daniele Cassioli, accompagnato dal Presidente della Fisw Luciano Serafica. «La mia passione per lo sport nasce molto presto: dall’età di 3 anni ho iniziato a praticare nuoto e karate. Poi le prime esperienze sugli sci e nell’estate del 1995 ho cominciato la mia avventura con lo sci nautico. Bisogna conoscere i propri limiti e mettercela tutta per superarli», racconta Daniele. Un esempio per gli studenti dello Scientifico Jucci ad indirizzo sportivo: «Vincere è liberarsi di un ostacolo che ti blocca la rotta e spesso l’ostacolo è la paura». Al termine dell’intervista ha ricevuto il Premio Rieti Sport Festival

In sala erano presenti diversi anche rappresentanti dei gruppi sportivi delle Forze dell’Ordine, mentre ad impreziosire l’atmosfera ci ha pensato la performance del cantante Davide Rossi, terzo nel talent X Factor, che ha voluto ricordare con un applauso il collega Michele Merlo recentemente scomparso.

Il festival è proseguito il secondo giorno, sempre al Vespasiano, con tanti ospiti: Bugo, Francesco Moser, Savyultras, Ivana di Martino, Alessia Zecchini, il direttore d’orchestra Lorenzo Porzio, il gruppo di ottoni e percussioni Abbrassh e la pianista Cristiana Pegoraro. Un raffinato gruppo di musicisti che ha aperto il pomeriggio con l’esecuzione della Rapsodia in Blu di George Gershwin. Gli artisti hanno iniziato il proprio tour proprio con l’esibizione a Rieti e anche questo è un segno di ripartenza dopo la fase più dura della pandemia.

Musica e sport sono due mezzi privilegiati per unire le persone e dare emozioni, e di certo sensazione forte ha attraversato la platea di tifosi nell’accogliere Francesco Moser: il ciclista italiano con il maggior numero di successi, terzo assoluto nel mondo.

L’ultima volta che ha preso la bici? «Ieri!», ha risposto il campione alla domanda di Meloccaro: «tra le mie vigne utilizzo quella elettrica». Una storia d’amore e di grande sacrificio quella di Moser che emozionato i presenti, in parallelo con la runner Ivana Di Martino, che nel 2020 è stata inserita dal «Corriere della Sera» tra le 110 donne dalla vita straordinaria: «Corro dall’età di 11 anni e adesso con la mia corsa vorrei sempre dare un messaggio». Di Martino ha sostenuto molte cause, anche quella ambientale e prima dello stop per la pandemia aveva vissuto la Run Everesting per sostenere la Fondazione Umberto Veronesi.

Un’altra donna straordinaria al Festival, Alessia Zecchini, apneista italiana, pluriprimatista mondiale in sei discipline dell’immersione in apnea, nel 2019 diventa la prima donna a essere scesa a cento metri sotto il livello del mare esclusivamente con l’utilizzo delle braccia. «Delle maschere a pieno viso che ne pensi?», chiede Meloccaro. «Non le consiglio, dobbiamo utilizzare ogni parte del nostro corpo», risponde la “regina degli abissi” che racconta di aver fatto le sue prime gare nella piscina provinciale proprio di Rieti.

Dallo sport reale a quello virtuale con il campione del competitive Italiano di Call of duty, attesissimo dai giovani della città, all’anagrafe Marco Filograsso. «Ormai solo i miei genitori mi chiamano così»: tutto il mondo, infatti, lo conosce come Savyultras90. «Condivido la mia passione per i videogiochi e intrattengo le persone», spiega il gamer professionista, trattenuto per gli autografi nel foyer insieme agli altri personaggi.

La seconda giornata si è chiusa con Bugo, che presa una chitarra ha intonato le sue canzoni più famose. A premiarlo l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Gianfranco Formichetti, che ha condiviso con il cantautore milanese la passione per i Beatles e per la Juventus. L’amministratore reatino ha poi invitato Bugo ad esibirsi di nuovo al Teatro Vespasiano, dal quale il musicista ha lanciato la sua tournée.