L’arte di camminare

Rieti – insieme a Bologna, Reggio Emilia, Bari, Firenze, Foligno, Genova, Torino e Milano – è stata una delle prime città ad aderire alla Giornata  Nazionale del Camminare, promossa ed organizzata da FederTrek, che si
terrà il 14 ottobre prossimo.

Patrocinata dal Ministero dell’Ambiente vuole essere l’occasione per rilanciare, riscoprire o scoprire il camminare per le vie della città e per viverle e riprendersele. Ma il camminare diventa anche un modo per ripensare quelli che sono ormai diventati comportamenti abituali, ma non per questo salutari. In troppi siamo diventati, anche per necessità, scrivania e auto dipendenti senza sapere che invece il camminare occupa un ruolo importante anche a livello di salute personale. Camminare ci fa guardare ad una diversa qualità della vita per giovani ed adulti che possono migliorare la qualità del vivere urbano, visto che andare a piedi od utilizzare bicicletta o mezzi pubblici porterebbe anche alla riduzione del traffico. Va detto, ad onor del vero, che in questi ultimi anni, anche se guardando a Rieti, sembrerebbe il contrario, molti sono i cittadini di ogni età che si stanno “incamminando” nella giusta direzione scegliendo di muoversi a piedi o utilizzando mezzi diversi dall’automobile. Insomma, vivere la città a piedi permetterebbe oltre che a guadagnarci in salute anche di scoprire gli angoli più nascosti, avere un rapporto diverso con i propri concittadini, inquinare di meno e di vivere da pedoni o ciclisti le strade, e a volte anche i marciapiedi, che oggi purtroppo sono soltanto proprietà degli automobilisti. A volte anche arroganti e villani.

A Italo Clementi, vice presidente nazionale di FederTrek però, non piace la parola pedoni e sottolinea che sarebbe molto meglio «chiamarli cittadini».

Perché?

Ma perché non dobbiamo dimenticare che le città sono nate a misura d’uomo e l’uomo a quanto mi risulta non è munito di ruote. Quindi le città devono tornare ad essere vivibili a piedi e, solo in un secondo momento si può arrivare ad un’integrazione anche con gli altri mezzi. Se vogliamo rendere una città a misura di piedi dobbiamo iniziare ad usarli.

Ancora oggi quando si chiede ai più di muoversi a piedi invece che con l’auto ti guardano in cagnesco.

È vero, ma è vero anche che qualcosa sta cambiando. Sempre più persone stanno accettando l’idea che sia possibile vivere la città in modo diverso senza bisogno dell’inquinamento, del traffico e di una corsa frenetica che ci ha fatto perdere di vista la qualità della nostra vita e di quella dei nostri figli.

Si potrebbe dire che camminare è una filosofia di vita?

Lo è. Camminare ricopre un’importanza fondamentale per il nostro equilibrio e per quello della città dove viviamo. Le città hanno tanto da offrire per chi le percorre a piedi con la riscoperta di dettagli che, stando in coda in mezzo al traffico, non noteremmo mai. E poi c’è la stanchezza. Quella sensazione che si prova dopo una camminata e che purtroppo è sconosciuta a molti.

Si potrebbe dire, parla bene lei, ma dove li mettiamo gli orari, la fretta, i tempi strettissimi di molti cittadini?

È vero che per molti la mancanza di tempo è un dato di fatto e quindi addurre la scusa che non si può andare a piedi è un uso comune. Però va anche detto che spesso l’utilizzo dell’auto è soprattutto una questione di abitudine. Infatti anche quando gli spostamenti sono brevi utilizziamo l’auto. Sembra quasi che senza non si possa andare più da nessuna parte.

Allora spesso è più un fatto mentale che reale necessità?

Andare a piedi ogni volta che si può è una questione anche mentale. Bisogna cambiare il proprio modo di vivere impegnandosi tutti i giorni.

La Giornata del Camminare potrebbe essere un buon inizio.

Il progetto nasce dall’idea di promuovere un modo diverso per riappropriarsi dei centri cittadini proprio camminando, di iniziare sul serio a creare una rete che, a partire dalla Giornata del 14 ottobre possa portare ad una diversa consapevolezza di quanto sia importante far entrare la mobilità pedonale nelle nostre abitudini quotidiane e nella pianificazione della mobilità sostenibile delle nostre città.