Chiesa di Rieti

Il nostro grazie a santa Rita

Tra le prime parrocchie ad essere tornate a celebrare le Sante Messe con il popolo c'è anche quella di San Michele Arcangelo in Apoleggia: i fedeli si sono ritrovati presso la piazza della Fontana per celebrare la santa di Roccaporena

Tra le prime parrocchie ad essere tornate a celebrare le Sante Messe cum populo c’è anche quella di San Michele Arcangelo in Apoleggia, la quale, per la forte devozione alla santa di Roccaporena, con una festa patronale semplice ed elegante, si è ritrovata, ad un metro e mezzo di distanza, mascherina e guanti infilati, gel igienizzante a portata di mano, presso la piazza della Fontana.

Una Santa Messa comune, ma fuori dell’ordinario, in cui la vicinanza non era più un fare comunità, se non quella vicinanza di intenti, di preghiera e di condivisione del momento, ma non dello spazio.

Don Nicolae così ha detto nella sua omelia: «Inutile negare che la situazione che si vive è difficile. Solo una certezza consola: l’invito delVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi. Ecco da dove viene la speranza e la salvezza: dal Signore Dio, il quale può trasformare le situazioni del passato e del presente, che si accettano o meno».

E questa accettazione era forte e presente nella santa dei casi impossibili, come i parrocchiani di Apoleggia sanno bene, perché da quasi un secolo ad oggi si sono sempre saputi affidare a colei che della speranza aveva fatto un barlume ed un ancora di salvezza.

Il comitato, infine, si è poi espresso, al termine della funzione, con un preghiera di solidarietà perché Rita interceda per le anime delle vittime del Covid-19: per le forze mediche, sanitarie, dell’ordine, pei governanti, per i giovani e anche per le mamme. E tra l’inno Evviva Rita!, al termine, il popolo si è sciolto ordinatamente, come se questa inaspettata situazione fosse ormai divenuta l’ordinarietà della vita quotidiana.