I pendolari reatini: per la Regione “Cavie Umane”?

Il 5 marzo il Comitato Pendolari Reatini, rappresentato per l’occasione da Gabriele Bariletti, ha preso parte, insieme ad altre associazioni, al tavolo di lavoro presieduto dal Prof. Francesco Filippi del CTL dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” presso gli uffici della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti della Regione Lazio al fine di condividere e concertare quanto sarà definito dallo schema del Piano Regionale Mobilità e Trasporti che successivamente sarà proposto per l’adozione della Giunta Regionale.

Condividendo in pieno l’analisi fatta dal prof. Filippi sulla intermodalità, abbiamo sottolineato, prendendo la parola, che non avremmo nulla in contrario se la Regione seguisse pedissequamente quanto commissionato e pagato (il Piano fatto dalla Università), con riferimento alle composizioni dei treni, alla loro regolarità di marcia (nuovo segnalamento della Fr1, già ribadito anche dal prof. Filippi, attraverso la realizzazione delle sezioni corte e dei blocchi mobili in luogo del blocco FS – antidiluviano, uno dei pochi casi in Italia) e soprattutto alla prossimità dei bus e dei treni (la distanza deve essere massimo di 100 metri); è che quindi, senza le modifiche annunciate dalla stesse Regione in un comunicato stampa dell’8 gennaio, nessuna sperimentazione possa essere messa in atto, anche solo nei festivi.

Chiederemo personalmente all’assessore Civita, appena confermerà la sua presenza a Rieti, se la Regione Lazio abbia decretato i pendolari reatini “Cavie Umane”.