Chiesa di Rieti

È Pentecoste! Lo Spirito ci guida e ci llumina

Mentre a Pasqua Gesù fissa un appuntamento: «Vi precede in Galilea, là lo vedrete», a Pentecoste non è così: l’irruzione dello Spirito appartiene a tutto il tempo della Chiesa

Mentre a Pasqua Gesù fissa un appuntamento: «Vi precede in Galilea, là lo vedrete» (Mt 28,7) a Pentecoste non è così. L’irruzione dello Spirito appartiene a tutto il tempo della Chiesa. La Beata Elena Guerra soleva ripetere quando incontrava qualcuno o quando qualcuno le si avvicinava: «Ecco lo Spirito Santo».

Ogni fratello e sorella che incontriamo è un appuntamento con lo Spirito. Ad esempio quando qualcuno va dal sacerdote per chiedere di confessarsi, è lo Spirito che lo guida. Il sacerdote dovrebbe inginocchiarsi davanti a lui perché c’è in lui già la presenza dello Spirito e i peccati e le cose brutte che il sacerdote ascolterà dovrebbero suscitare in lui questa preghiera: «Signore mio Dio, se lo Spirito non fosse stato il mio aiuto, io avrei commesso cose ben peggiori di quelle che questo mio fratello sta confessando»: forse solo con questa preghiera il sacerdote riuscirà ad essere davvero strumento di misericordia, acqua che «irrora ciò che è arido» e balsamo che «sana ciò che è ferito».

Gesù è il volto del Padre, colui che ce lo rivela, ma lo Spirito santo è l’aria che respiriamo e che porta in noi la vita stessa di Dio. Non possiamo vederlo, non ci è fissato un appuntamento: l’aria ci circonda così il soffio vitale di Dio. Questo soffio vitale deve muoverci dentro perché possiamo compiere nella nostra vita la pasqua che a Pentecoste concludiamo con la celebrazione del cinquantesimo giorno. Ora si tratta di passare da Cristo a un altro Cristo: da Cristo «conosciuto» a Cristo «testimoniato»; da Cristo «amato» a Cristo «adorato», fino a quell’ultima testimonianza del martirio che solo la forza dello Spirito può donarci: «donaci la salvezza finale, donaci la gioia perenne».

Amen. Alleluia!