Didgeridoo ed elettronica: un successo all’Auditorium dei Poveri

Buon successo di pubblico per il secondo ed ultimo appuntamento di Rieti Elettroacustica all’Auditorium dei Poveri.

Il concerto ha visto il compositore Massimiliano Cerioni proporre partiture pensate o trascritte per un originale interazione tra didgeridoo – antico strumento degli aborigeni australiani – e “live electronics”, disposte in un programma in due parti.

La prima ha visto aprire il concerto con l’esecuzione della “Clapping Music” di Steve Reich (originariamente scritta per usare il battito delle mani come strumento), seguita da “Guerriero” di Cheristian Muela e da “Sull’incontro tra il legno e l’aria” dello stesso Massimiliano Cerioni.

Il secondo tempo, dal titolo “Through the talking tube” ha visto in prima esecuzione assoluta un trittico di composizioni del performer in collaborazione con la compositrice Claudia Rinaldi, che del concerto ha curato anche la regia del suono.

Il percorso musicale è stato quanto mai interessante: non solo ha visto un notevole virtuosismo tecnico su strumento e strumentazione da parte di Cerioni, ma ha affrontato un discorso sonoro in cui persino le risonanze della sala dell’Auditorium dei Poveri – raccolte dai microfoni e rielaborate dall’elettronica – sono entrate a far parte della composizione, in un continuo gioco di rimandi ed espansioni acustiche coinvolgenti e di grande suggestione.

La sala piena è stata un buon segnale per l’Associazione Nume e il Collettivo Bateau-Lavoir, che promuovono la rassegna, e per la Confraternita degli Artisti, che ha fortemente voluto ospitarla nel proprio spazio culturale: indica come in città esista un pubblico curioso e smaliziato, interessato anche alle proposte inedite o meno facili.