Dal grano all’Olio: un futuro per lo “Strampelli”

È stato presentato il 19 ottobre il progetto di rilancio della Regia Stazione di Granicoltura “Nazareno Strampelli”. La ricerca punterà sull’olio

C’è un futuro per la Regia Stazione di Granicoltura “Nazareno Strampelli”. Ma non saranno più spighe e grani l’oggetto della ricerca, ma le olive e l’olio. Rimane insomma nell’ambito agricolo l’eredità del geniale genetista di Castelraimondo, grazie ad un progetto che punta a valorizzare una produzione tipica del territorio reatino associandola a un nome diventato famoso in tutto il mondo. Sarà dunque rilanciata la ricerca, e insieme garantita la valorizzazione delle collezioni di grani e del patrimonio conservato.

Il progetto, finanziato con 3 milioni di euro è stato presentato il 19 ottobre dai ministri Stefania Giannini (Scuola e Università) e Maurizio Martina (Agricoltura). Le risorse provengono per metà dai fondi del Miur destinati alla ricerca. Il resto sarà a carico principalmente del Crea (Consiglio per la ricerca e l’analisi dell’economia agraria) e in parte dell’Università della Tuscia. È stato fatto un accordo di programma tra i soggetti coinvolti, che daranno ora vita a un governo d’impresa per gestire la fase di rilancio. Nel centro lavoreranno 12 ricercatori, che svilupperanno 4 linee di ricerca nell’ambito dell’olivicoltura.