Cronache di San Generoso

Venerdi 22 agosto ore 18 era previsto il rientro dell’urna del Santo in Chiesa.  Non essendo pronta, il tecnico Lineo ha provveduto a collocare il simulacro del Santo dentro alla macchina del Santo per consentire la processione.  Alle 18:25, lavori quasi ultimati mi giunge una telefonata: «sono il  cappellano di Rebibbia….  c’è una persona carcerata che ha bisogno di una sua visita». Rispondo promettendo di mandare più tardi al confratello le mie coordinate per farmi rilasciare il pass.
Alle 18:30, si parte in processione da via D. Giovanni Gentili diretti verso la piazza comunale ove ci aspetta la Banda Musicale di Monte S. Giovanni, le Forze dell’Ordine in alta uniforme, la popolazione…  Una grande commozione ci avvolge tutti a vedere avanti a noi le spoglie mortali del Santo e dietro il baldacchino con il simulacro…
Appena si inizia la salita verso la Parrocchia, una luce forte dal di dietro sorge e ci accompagna…  come se il Signore Dio stesse dicendoci: «illuminerò i vostri cuori e i sentieri della vostra vita con la luce della mia carità, del mio Amore».  Così siamo entrati in Chiesa in mezzo a tanta gioia per la esposizione del Corpo del Santo.

Sabato 23 agosto ore 16:30: appuntamento presso il Cimitero nuovo per la deposizione della Corona di Fiori in onore dei nostri defunti e un momento di preghiera. Tutti insieme, scoppia un temporale…  A quel punto, chiamo il referente del Comitato Festa di S. Generoso, il Sig. Enzo Tomassi e lo invito a fare entrare la popolazione, la Banda Musicale nella cappella del Cimitero. Cappella benedetta da Mons. Vescovo il 19 Luglio 2014.
A quel punto, spiego alla gente il perché di questa pioggia:
– è simbolo di un inizio nuovo. spero che il rientro di S. Generoso in Chiesa sia la volta buona per ricomporre il nostro paese, ed iniziare un cammino nuovo di pace, di concordia, di solidarietà con i poveri;
– approfitto per esortare la “Banda Locale” che difficilmente entrava in Chiesa a cogliere questo momento come un “kairos” : tutti siamo del paese, e bisogna entrare in chiesa e mettersi all’ascolto di Colui che ci salva dalla morte e dalla dannazione, Cristo che è la Via, la Vita e la Verità. È la sua Parola che deve nutrire il nostro cuore a volte tiepido, indifferente o pieno di superbia.  Ora, con questa pioggia battente… se dovessimo uscire fuori, tutti saremo bagnati! E non ci sarà mai un vincitore nei vari conflitti che ogni tanto segnano in negativo la vita nel nostro paese. O saremo salvati tutti, o nessuno si salverà… Ecco il perché della nostra conversione alla grande carità,  alla generosità… che S. Generoso Martire fa sorgere in ognuno di noi come via verso la Vita, verso la beatitudine eterna, l’incontro con i nostri defunti con i quali canteremo l’alleluia dei Santi!

Domenica 24 agosto. Santa Messa solenne in onore di S. Generoso Martire alle 11; poi alle ore 19:30 Adorazione eucaristica seguita dalla Processione solenne.
Tutta la popolazione si sveglia al suono delle campane festive della Parrocchiale… E tutti sono tesi verso la Parrocchia, metà del gran pellegrinaggio “popolare”…  C’è la catechista Mei Olga Maria che di buon mattino verso le 07:30 va nell’orto per raccogliere i legumi. Purtroppo, viene punta da un insetto… Inizia per lei la discesa agli inferi: rischio di collasso, soffocamento dal veleno… la Signora vede davanti a Lei la morte. Il tempo di entrare dentro casa, di svegliare marito e figli e di chiedere una ambulanza: «mi sento di morire», sussurra Olga ai suoi!  Una grande paura prende tutti.  Chiede una iniezione di bentalan… Bene o male, c’era ancora una fiala destinata al figlio allergico… Quella iniezione l’aiuta ad arrivare al pronto soccorso dell’Ospedale di Rieti ove i medici confermano che è arrivata “viva” miracolosamente. Iniziano varie terapie. Ma nel cuore della Signore Olga Maria c’è un grande desiderio almeno di partecipare alla processione serale in onore di S. Generoso, dato che ha perso la Santa Messa.  Ecco allora il suo desiderio esaudito: torna a casa, e viene in chiesa per ringraziare S. Generoso della grazia ricevuta. Partecipa con senso profondo di gratitudine alla processione in onore del Santo. Quindi, a tutt’oggi la Signora continua a cantare le meraviglie del Signore il quale ha guardato l’umiltà della sua serva, e l’ha salvata per i meriti di S. Generoso Martire.

Il lunedì 25 agosto la sera, la popolazione è riunita in piazza… tanta gente c’è, un bel complesso, panini con porchetta… Alle 22 di sera, chiudo la chiesa perché non vedo la gente venire per venerare il Santo…  Tutti invece in piazza, felici di poter ballare, mangiare, chiacchierare. A mezzanotte e mezzo, il Gruppo elettrogeno prende fuoco; tutto l’impianto elettrico salta, buio totale in piazza. La musica si ferma. Ma il peggio poteva accadere se il serbatoio di benzina prendeva fuoco, allora saltava il Comune, il fuoco si sarebbe divampato distruggendo le macchine e facendo forse strage di persone. Per fortuna, con gli estintori un gruppo di gente riesce a spegnere quel fuoco sul generatore elettrico.
Appena m’informano la mattina, ringrazio il Santo che è stato cosi generoso con noi, risparmiandoci un gran dolore, e sollecitandoci ad essere generosi con i poveri e i sofferenti, a non pensare solo alla nostra pancia, al nostro modo egoistico di festeggiare i Santi . Ma a ricordarsi sempre che si può essere felici col poco, condividendo le nostre risorse con chi non ha niente. Ecco la svolta tanto attesa dagli uomini e dalle donne di fede del nostro paese che arriva con il rientro di S. Generoso in chiesa.

San Generoso ci aiuti ad avere molta fede nel Signore Risorto, anche a costo del “martirio” per ricordarci sempre che i “poveri” sono il volto vero del Signore.

Quindi, caritas Christi urget nos!