Cinque mesi di terremoto, mons. Pompili: «credo sia importante lasciare spazio al dolore»

Ha preso le mosse da quanto detto nell’omelia in occasione dei funerali delle vittime del 24 agosto l’intervento del vescovo Domenico nella trasmissione «In ½ ora», condotta da Lucia Annunziata su Rai Tre. Parole che i terremoti successivi sembrano rendere ancora più profonde, e che riportano in primo piano la domanda sul rapporto tra la fede e il dolore.

Temi ai quali il vescovo Domenico ha risposto riprendendo il ragionamento fatto nella sua recente lettera pastorale. Alla domanda «dov’è Dio» ha detto mons. Pompili, «tendo a non dire nulla. La domanda è anche la mia. E credo che sia anche importante lasciare spazio al dolore. Per questo rimango in silenzio. È legittimo pensare: fino a quando?».

Ma il punto, secondo il vescovo, è un altro: «occorre rifiutare il teorema della retribuzione: come se il male ce lo fossimo meritati» La domanda è nell’immaginario di ciascuno di noi, ma «occorre guardarsi da questa facile identificazione» tra male e colpa perché rimanda a «una immagine di Dio infantile, che lascia il cielo desolatamente vuoto». Il richiamo è invece alla figura di Giobbe, che «esprime bene il dramma dell’uomo posto di fronte alla domanda del dolore».

One thought on “Cinque mesi di terremoto, mons. Pompili: «credo sia importante lasciare spazio al dolore»”

  1. Sandrita

    Ma perché si cerca Dio come responsabile? Per anni si è rimasti indifferenti a Dio…. Non è più stato considerato, ora come mai ci si chiede: dov’è Dio? Ma se lo avete eliminato dalla vita, dallo stile di vita, dalle regole morali…. Ognuno si è fatto dio di sé stesso. Ognuno basta a sé stesso…. Ora con quale diritto li chiamate in ballo??

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