Spettacoli

Cascate di glitter e polvere di stelle: il “Carrozzone degli artisti” stupisce a Borbona

Uno spettacolo totalizzante quello messo in scena a Borbona dall’Associazione “Il Carrozzone degi Artisti”: un viaggio pieno di emozioni tra cielo e terra

Uno spettacolo totalizzante quello di venerdì 5 luglio a Borbona. Messo in scena dall’Associazione “Il Carrozzone degi Artisti” con il titolo “Esprimi un Desiderio”, l’evento ha coinvolto tutto il pubblico in un viaggio emozionante tra cielo e terra.

Come anticipato dalle parole del vicedirettore della Caritas di Brescia, Marco Danesi, quello che si palesa al pubblico «non è solo uno spettacolo, ma un’esperienza che aiuta a guardare in modo nuovo, con occhi diversi e con gli occhi del cuore». Infatti, lo scopo della compagnia ormai da tre anni in viaggio, è quello di portare in scena la bellezza della diversità, la naturalità di essere se stessi e il desiderio di essere felici.

Ecco quindi che prende vita lo spettacolo attraverso una rocambolesca compagnia di attori che entra in scena passando direttamente dal pubblico, che diventa anch’esso protagonista interattivo. Il ruolo degli attori appare subito chiaro: sono cercatori di stelle. Il motore dell’azione viene offerto dal racconto del protagonista che narra di aver visto un bambino disteso nel prato intento a guardare il cielo. Egli, provenendo da un paese lontano, mentre scruta il firmamento nota un numero minore di stelle rispetto a quelle che era abituato a vedere.

E da quella sera il bambino non smette mai di esplorare il cielo per cercarle.

A partire dall’immagine del bambino, attraverso una bellissima scelta scenografica, fatta di materiali leggeri ma sinuosi, l’azione, sotto la spinta di una forza benevola, si apre per catturare la bellezza che c’è in noi. Impariamo che essa è fragile e sconfinata, fatta di sfumature, di costellazioni di emozioni e che si trova in ogni passo che facciamo e in ogni momento di relazione con il prossimo.

Dopo aver offerto vino e taralli al pubblico che brinda alle feste di paese insieme alla compagnia, gli attori tornano alla loro missione. Dal momento che il bambino osservatore avrebbe voluto un cielo fosse pieno di stelle, lo scopo della compagnia è ora quello di riuscire ad attaccare le stelle al cielo. Senza ombra di dubbio, l’ingrediente per “arrivare al cielo” è la fantasia che ha il potere di far trasformare una semplice pallina in una vera stella. I tentativi sembrano non portare ad un esito positivo a causa del sentimento di vuoto e di stanchezza che affligge gli uomini che si sentono ormai distanti dall’infanzia, ma, all’improvviso, accade quel qualcosa, quella sensazione di infinito che ci consente di arrivare fino al cielo. Anche in questo caso, la scena è regolata da effetti scenografi magnifici che hanno il loro apice nel volo finale di palloncini bianchi verso le stelle.

All’interno della rappresentazione, viene dedicato un momento all’esibizione dei bambini di Borbona che, durante il laboratorio di circo teatro svolto nel pomeriggio, hanno avuto la possibilità di preparare una performance da esporre all’interno dello spettacolo stesso.

Dopo essere arrivati al cielo, ci si sposta sulla terra perché le stelle sono a metà tra il cielo e la terra. la conclusione di questo climax di emozioni passate per esplosioni di coriandoli, giochi pirotecnici e magici glitter, si conclude con una poesia che ci riporta al nostro ambiente domestico, alla nostra casa.

Dal 27 aprile il “Carrozzone degli Artisti” è in gito per l’Italia per completare il tour che toccherà ben 80 piazze. La compagnia si compone, in totale, di 100 artisti e ingloba attori con disabilità perché, come afferma la compagnia stessa: “ l’arte ha bisogno della diversità e la diversità ha bisogno dell’arte”. Infatti, dalle parole del direttore artistico Alberto Ghisoni si evince il fatto che questo progetto, ormai nato 3 anni fa, si prefigge lo scopo di includere i soggetti svantaggiati in un’arte che si sviluppa nelle piazze e che mira al coinvolgimento di tutti, anziani e bambini compresi, perché si tratta di mettere in luce la semplicità che è in ognuno di noi.

In conclusione sono stati mossi calorosi ringraziamenti alla Caritas di Rieti, alla delegazione Caritas lombarda che ha permesso lo sviluppo del progetto, con particolare attenzione alla Caritas di Brescia, e al comune di Borbona.